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RACCONTO

Tra favola e mito la storia del Signor Sommer ci fa sentire leggeri

La storia del Signor Sommer di Patrick Süskind è un racconto breve assolutamente frizzante, che ci parla della vita e ci invita a viverla.

28 OTTOBRE 2020 – ROMA

RACCONTO

Storia del Signor Sommer – Patrick Süskind. Ecco la mia recensione.

 

L’intero romanzo è un confronto tra la vita che inizia a sbocciare e quella che si accinge a finire. L’autore inserisce infatti l’iconologia delle tre gambe, per affrontare il tema della vecchiaia in maniera ironica; e introduce il simbolo della bicicletta, che riesce a stare in piedi proprio in funzione del principio di conservazione della quantità di moto, associando così alla “gioventù” una sensazione di dinamicità.

allora in effetti avrei potuto volare,

se solo l’avessi voluto con determinazione

e avessi tentato sul serio

Ed è abbastanza divertente il fatto che per definizione il termine “storia”, indica una narrazione dettagliata rispetto all’argomento scelto per la narrazione; invece nel caso del Signor Sommer alla fine della storia, non ne sappiamo comunque nulla, come del resto tutti i suoi compaesani.

Ciò nonostante è la stranezza di questo personaggio “alla Süskind”, che ci fa comunque affezionare a lui.

In effetti il Signor Sommer, è un pretesto per parlare di quelli che sono i piccoli grandi drammi della vita, quelli che stanno sotto gli occhi di tutti e che nessuno vede più,

come la collina della scuola, o il campanile della chiesa.

Invece il Signor Sommer tutti, ma proprio tutti, lo vedevano! Era sempre in giro, in qualsiasi stagione e con qualunque tempo, persino quella volta che grandinò come non accadeva da ventidue anni,

In seguito i giornali scrissero che nella nostra regione

non s’era vista una bufera simile da ventidue anni.

e dopo aver ricevuto, un evidentemente non gradito passaggio in auto, rispose a padre e figlio:

“Ma lasciatemi in pace una buona volta!”

Si dice l’ovvio dicendo che Süskind i suoi personaggi li sa creare bene (come ben si è appurato ne Il Profumo), e questo Signor Sommer è il vento: inafferrabile, inconoscibile, inarrestabile. 

Sommer è il viaggio, la continua partenza, il continuo ritorno

 

Giulio Nascimbeni, Corriere della Sera

E’ la linfa vitale che scorre dentro ogni cosa, anche dentro quegli alberi sui quali al giovane narratore e co-protagonista (di cui non sapremo mai il nome) piace così tanto arrampicarsi e testare la prima legge di caduta dei gravi di Galileo Galilei.

C’era quiete tra gli alberi, si poteva stare in pace.

…soltanto il vento e il fruscio delle foglie e il crepitio lieve tronchi…

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Leggendo questo racconto breve, viene in mente l’indovinello della sfinge: “Qual’è quell’animale che cammina con quattro zampe all’alba, poi con due e al tramonto con tre?

Ecco infatti che mentre sullo sfondo, c’è un onnipresente vecchietto strampalato che volge al termine della sua vita, in prima fila c’è il nostro narratore, che iniziando a raccontare partendo dall’età di sette anni, ci porta con lui nelle sue esperienze di vita. Ci racconta del suo primo amore che corrisponde al nome di Carolina Kükelmann, dei gelati che non ha comprato al chiosco della signora Hirt perché la paghetta era (per lui, ma non per il fratello maggiore), un mito. Delle lezioni di pianoforte con la signorina Marie-Luise Funkel, che solo per arrivarci era un’impresa dovendo superare il cane della dottoressa Haurtlaub. Ci racconta di suo padre e della sua avversione per gli stereotipi,

questa espressione è uno stereotipo

di sua madre, ma anche del fratello maggiore, che ha una bicicletta a tre marce (e della giusta altezza), mentre lui si deve accontentare della vecchia bicicletta della madre, che per riuscire ad andarci sopra, si è dovuto inventare un sistema tutto suo.

E poi, ovviamente (perché questo si! che fa parte della vita di tutti), ci racconta che sono degli ostacoli che solo quando siamo pronti (per età e per esperienza) possiamo e quindi riusciamo ad affrontare. E ne è un esempio quel benedetto fa diesis o il timbro sulla tessera della biblioteca che attestava i suoi sedici anni, o il fatto che in ultimo riesce a stare in equilibrio sul portapacchi della  bicicletta, mentre lei andava (per la legge già citata).

l’agognato timbro rosso “sedici compiuti”

La storia del Signor Sommer, alla fine è quindi un libro sulla vita e sulle sue stagioni, sulla capacità di affrontare le sfide e reagire ai dolori; ma ancor di più è un romanzo che, nella sua forma di racconto breve, ci insegna (o meglio ci ricorda!) che i sogni sono alla base, ma sono solo il principio.

Ma erano solo sogni, e come tutti i sogni non bastavano ad appagarmi

Il finale nella sua drammaticità, non ci lascia tristi perché lo si è capito leggendo questo libro di 131 pagine illustrazioni comprese (di Sempé), che la morte fa parte della vita; anzi la celebra ed è un monito ad essere ed agire da vivi, fintanto che lo siamo.

PERSONAGGI

PRINCIPALI

  • Maximilian Ernst Ägidius Sommer: il bizzarro Signor Sommer che cammina continuamente e con qualunque tempo con il suo bastone, e uno zainetto con solo pane e burro, e una cappa da pioggia
  • Narratore e co-protagonista: di cui non sapremo mai il nome

ALTRI

  • Signora Sommer: fabbricava bambole di vario genere da casa poi le spediva settimanalmente all’ufficio postale del paese
  • Carolina Kükelmann: ragazzina che piace al nostro protagonista
  • Rita Stanglmeier: signora che abita al paese
  • Dottor Luchterhand: personaggio solo citato, che spiega alla madre del narratore e co-protagonista l’ipotetica claustrofobia del Signor Sommer
  • dottoressa Haurtlaub: personaggio solo citato, è la proprietaria del cane che terrorizza i viandanti specialmente se in bicicletta
  • Signora Marie-Luise Funkel: madre probabilmente centenaria, dell’insegnante di pianoforte. Se gli allievi della figlia suonano bene alla fine della lezione gli da un biscotto
  • Signorina Marie-Luise Funkel: insegnante di pianoforte che ha insegnato a tutta la famiglia del narratore e co-protagonista
  • Pittore Stanglmeier: personaggio solo citato, affitta il suo seminterrato al Signor Sommer e a sua moglie, sin da quando lei arrivò in autobus e lui a piedi
  • Signora Stanglmeier: moglie del pittore
  • Cornelius Michel: miglior amico del narratore e co-protagonista
  • Rita e suo marito: personaggi solo citati che si trasferiscono nel seminterrato del pittore Stanglmeier, dopo la morte della Signora Sommer
  • Signora Hirt: è una gelataia che ha un suo chiosco noto come “Il chiosco della Signora Hirt”, 

LUOGHI

  • Unternsee: il paese dove vive il narratore e co-protagonista
  • Obernsee: paese vicino a quello di Unternsee, in realtà non è che i due si distinguessero molto per confini ben precisi
  • La scuola: scuola su una collina frequentata dai ragazzi sia di Unternsee che di Obernsee
  • Casa: la casa del narratore
  • La casa della signora Fünkel: la casa dove al narratore vengono impartite le lezioni di pianoforte
  • Casa di Cornelius Michel: casa del migliore amico del narratore
  • Seminterrato del Pittore Stanglmeier: sarà la casa del Signor Sommer e di sua moglie, sin da quando si trasferirono senza dare troppo nell’occhio
  • Sottotetto del pescatore Riedl: la nuova casa del Signor Sommer in cui si trasferisce a seguito della morte della moglie

TERMINI & NOMI

  • Leggi del moto circolare
  • Principio di conservazione della quantità di moto
  • Prima legge di caduta dei gravi di Galileo Galilei
  • Studi di Czerny
  • Hässler: compositore da cui gli esercizi per pianoforte, più strutturati
  • Diabelli: compositore da cui gli esercizi per pianoforte, più strutturati

Info bibliografiche

Titolo originale: Non voglio più piacere a tutti (italiano)

Autore: Maria Beatrice Alonzi

Prima pubblicazione: 2021

Prima pubblicazione in Italia: 2021

La mia edizione: I edizione Vallardi 2021

Editore italiano: Vallardi

Collana: –

Genere: Auto aiuto, Mente e corpo, Crescita personale

Numero di pagine: 200

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Seguito daIl libricino della felicità (2021)

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