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MARKETING

A pensarci sono una “Mucca viola” da tutta la vita

Seth Godin è indubbiamente uno dei massimi esponenti nel campo del marketing, ma attenzione! non il marketing copia incolla, quello dei social network o dell’advertising comunque lo si intenda.

9 AGOSTO 2022 – ROMA

MARKETING

La mucca viola di Seth Godin. Ecco la mia recensione.

 

Il marketing di Seth Godin è quello dello Straordinario, si perché la nuova P inizia proprio per S, in quanto ad oggi le “storiche P del marketing” non funzionano più, ed ecco perché a queste si deve aggiungere una nuova P che corrisponde a Purple Cow: ossia “Mucca viola”.

Qualche volta devi andare indietro, per poter andare avanti.

  • Prodotto
  • Prezzo
  • Promozione 
  • Posizionamento 
  • Pubblicità 
  • Packaging 
  • Passaparola
  • Permesso
  • PURPLE cow (La mucca viola)

La nuova P inizia per S di straordinario

Con il termine Mucca viola,  Seth Godin intende sintetizzare il concetto di differenziazione dalla massa, il concetto di non standardizzazione e soprattutto quello di avere idee visionarie e il coraggio di credere in queste, al punto da mostrarle al mondo e trarre da questo coraggio, quel vantaggio competitivo che solo un’idea straordinaria può sperare di raggiungere, e mantenere per il tempo che si riesce a far produrre latte a questa mucca.

Ho letto “La mucca viola” senza avere il “mito di Seth Godin”, e parte di quello che mi è piaciuto di questo suo libro, è l’uso di un linguaggio semplice e diretto.

Si capisce sin da subito, che questo testo non nasce in un unico momento, e infatti lo stesso autore nel postfazione conferma questa sensazione, affermando che quelli riportati sono:

una serie di appunti ricorrenti sul mio blog, e chi lo consulta regolarmente ha potuto leggerlo in anticipo

…e per quel che mi riguarda scoprire il suo blog, o meglio la sua abitudine di scrivere un articolo, per quanto piccolo, e ogni giorno dal 2002 è stato molto ispirante, al punto da spingermi a farlo a mia volta nella mia “rubrica quotidiana” Per te.

IDEAVIRUS

Seth Godin in La mucca viola, ci parla di essere audaci, coraggiosi, di non smussare gli angoli delle nostre idee e dei nostri progetti nel vano tentativo di piacere “a tutti”, perché questo è impossibile, dispendioso e controproducente. 

La prudenza è rischiosa

Vero è, che potresti ottenere dei grandissimi risultati nel tentativo di compiacere o acquietare l’animo altrua

A tal proposito conia il termine di Ideavirus, una parola che vuole subito renderci chiaro il potere dilagante (al pari di un virus appunto), di un’idea che vale la pena essere trasmessa, raccomandata, consigliata, chiacchierata, raggiunta, acquistata.

OTAKU

Disposti all’interno del grafico di Moore, i consumatori si suddividono in cinque sostanziali gruppi, dove il gruppo che si colloca in maniera centrale è composto da due metà speculari. Questa porzione, che è la più grande è quella appunto delle masse, ossia i destinatari principali del “vecchio marketing” come ad esempio quello che si faceva in televisione, ossia quello che punta a colpire un numero quanto più possibile ampio di pubblico, quale però si conosce poco o niente.

  • Innovatori
  • Adottatori precoci (adopters)
  • Maggioranza precoce =
  • Maggioranza tardiva =
  • Ritardatari (adapters)

Ovviamente questo tipo di promozione (di un servizio o un prodotto) è ancora in uso, e non è che non produca risultati, ma quello che produce ha un costo decisamente più alto, rispetto a quello che ad oggi si può ottenere orientando le nostre attenzioni, ad attrarre  gli innovatori e gli adottatori precoci.

i, ma la vita è un viaggio e non contano soltanto i traguardi! Infatti ciò a cui dovremmo dedicare “almeno” pari attenzione è il viaggio di per se, che tra l’altro a conti fatti, è quello che ci richiederà sempre la maggior parte del nostro tempo.

Otaku indica qualcosa che è più di un hobby ma senza arrivare a essere una fissazione, diciamo una forte passione.

Questo è il pubblico ideale in quanto per sua naturale inclinazione, è orientato a scoprire, testare, acquistare per primo il nuovo prodotto o servizio. E rimanendone soddisfatto sarà ben felice di condividere il suo “primato”, con chiunque conosca.

Questa è la “minoranza” (si fa per dire), di coloro che hanno l’Otaku ossia quella sfrenata passione, per un certo qualcosa e ciò che stai vendendo, devi  necessariamente venderlo a loro per primi.

Poi loro lavoreranno per te, e arriveranno in maniera dilagante alla maggioranza del mercato: quello precoce e quello tardivo, che sono il tuo obiettivo finale.

(…) ma vale la pena viaggiare un’ora in auto per mangiarle?

STARNUTITORI

Il mercato a cui puntare in fase di decision marketing deve essere una nicchia. E non una nicchia qualsiasi, ma esattamente quella che è disposta a parlare del prodotto e/o  servizio che hanno acquistato da te, e di come abbia migliorato la loro vita, l’abbia arricchita, abbia risolto un determinato problema in un modo innovativo e decisamente migliore rispetto agli altri competitor.

Et voilât, le jeux son fait.

(…) questi diffusori di virus “infettano” molto rapidamente gli amici.

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

In un batte d’occhio, “membri” della maggioranza baseranno i loro futuri acquisti sulla fiducia riposta in colui/colei con il/la quale c’è un rapporto di fiducia, tale da influenzare il suo acquisto, tale da far ricordare di voi, del vostro prodotto/servizio al momento dell’acquisto, anche nel caso in cui questo avvenga tardivamente.

(…) prima trova la nicchia di mercato, poi si realizza il prodotto straordinario, non il contrario.

PERMISSION MARKETING: Marketing di massa vs. Direct marketing

Il vecchio marketing è morto: quello dove si puntava alla massa. Adesso il marketing è direzionato esattamente a chi ha bisogno di risolvere il problema che tu sei in grado di risolvere mediante il tuo prodotto/servizio.

Di fatto, ci insegna Seth Godin, è più facile vendere a chi già ti conosce che a chi ti “incontra” per la prima volta. 

Quando hai conquistato la fiducia del tuo pubblico, questo accoglierà di buon grado tutti i tuoi prodotti successivi, o comunque sarà disposto ad ascoltare ciò che hai da dire loro, di fatto hai ottenuto il loro permesso.

È questa la differenza sostanziale tra il direct marketing e i vecchi spot televisivi, o marketing di massa.

Il direct marketing oltre a dirigersi verso il pubblico per il quale il tuo prodotto/servizio è giusto, fidelizza e fa in modo che il tuo cliente, resti appunto tuo.

La mucca viola

A fine libro ci sono 25 colonne di marchi che sono delle vere e proprie Mucche viola. Alcune sono nate con il vecchio modo di fare marketing, altre con una pubblicità più attuale e ben assestata, altri ancora con il passaparola.

Poco conta in effetti il come siano arrivate ad essere dei leader di mercato, quello che conta è il perché, e il perché lo troviamo nella loro essenza nella loro stessa linfa vitale.

(…) Queste aziende hanno il marketing che scorre nelle vene.

Di fatto essere una mucca viola significa procedere per la propria strada. Credere in se stessi, nel proprio prodotto e servizio e quindi proporlo per ciò che è: qualcosa di assolutamente straordinario.

Dove finisce il prodotto e dove inizia la pubblicità?

Non ci sono regole definite per dare vita a un’autentica mucca viola, eppure sono davvero un’infinità le possibilità verso le quali possiamo orientarci, in fondo

Può essere semplicemente il modo in cui si risponde al telefono.

a contraddistinguerci rispetto agli altri.

Basta, farsi limitare da budget iniziali sotto le aspettative, usa quello che hai adesso e inizia a pensare più da designer che da marketer, solo così suonerai le corde delle emozioni e le persone si ricorderanno di te.

Il marketing è morto

Lunga vita al marketing

Se tuttavia non avete il tempo di farlo adesso, che cosa vi spinge a pensare di avere il tempo di farlo più avanti?

Info bibliografiche

Titolo originale: Purple cow

Autore: Seth Godin

Prima pubblicazione: 2002

Prima pubblicazione in Italia: 2002

La mia edizione: XXVIII edizione Sperling & Kupfer 2020

Editore italiano: Sperling & Kupfer

Collana: Gli indispensabili

Genere: Marketing

Numero di pagine: 208

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