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ROMANZOFANTASTICORAGAZZI

Favole da maghi: le fiabe di Beda il Bardo

6 APRILE 2020 – ROMA

ROMANZOFANTASTICORAGAZZI

Le fiabe di Beda il Bardo di J.K.Rowling. Ecco la mia recensione.

 

Si sente per la prima volta raccontare di Le fiabe di Beda il bardo in Harry Potter e i Doni nella morte. Il libro, raccoglie cinque fiabe popolari nel mondo magico e Ron Weasley, le conosce alla perfezione come chiunque altro sia cresciuto nel mondo magico. Grande stupore nasce infatti in Ron quando tanto Harry quanto Hermione, cresciuti entrambi nel mondo babbano, confessano di non conoscere affatto né il libro né alcuna delle fiabe che raccoglie. Ed è Albus Silente con la sua scelta di lasciare la sua copia, in eredità a Hermione Granger, a darci la possibilità di conoscere parte del suo contenuto.

 

 

Delle cinque fiabe, è infatti solo l’ultima: La storia dei tre fratelli, che viene raccontata da Xenophilius Lovegood (padre di Luna) per introdurre quelli che sono i Doni della Morte, simbolo che egli stesso porta appeso al collo, come ciondolo di una collana.

 

 

Il simbolo nasce dall’unione dei tre doni:

 

 

  •  il Mantello dell’Invisibilità:  un triangolo
  • la Pietra della Resurrezione: un cerchio
  • la Bacchetta di Sambuco: una linea verticale

 

 

dove gli ultimi due si “inscrivono” nel primo, andando a formare una sorta di occhio.

 

 

Il mago che possiede tutti e tre gli oggetti magici, crea un padrone della morte. Nella storia tuttavia i tre leggendari oggetti magici, appartengono ciascuno a un fratello; ma quel che più conta è che non si tratta solo di una storia, scritta per far addormentare i figli di maghi e streghe. La storia ha un fondo di verità: i tre fratelli realmente esistiti, Cadmus, Antioch e Ignotus Peverell, altro non sono che antenati tanto di Harry Potter quanto di Lord Voldemort, questo giustifica il legame tra i doni e questi due straordinari maghi, nonostante le loro diverse inclinazioni.

 

 

Le cinque fiabe sono:

 

 

  • Il mago e il pentolone salterino
  • La fonte della buona sorte
  • Lo stregone dal cuore peloso
  • Baba Raba e il ceppo ghignante
  • La storia dei tre fratelli

Ciascuna delle fiabe è particolarmente significativa, e affronta uno o più temi, solitamente complessi da spiegare ai bambini (ma anche, tal volta, agli adulti che sono appunto i protagonisti di tutte le fiabe). Tra quelli più emblematici troviamo: egoismo, altruismo, amore, invulnerabilità, avarizia, onnipotenza, umiltà, famiglia, fratellanza, saggezza, umiltà; ma la lezione più importante di tutte è forse questa:

…l’acqua della fonte non possedeva nessun incantesimo…

Le fiabe di beda il bardo, La fonte della buona sorte

Al di là della bellezza narrativa delle fiabe, troviamo che i commenti di Albus Silente ad ogni fiaba (scritti 18 mesi prima della sua dipartita, vedi “l’incidente della Torre”; chi conosce il mondo di Harry Potter sa a cosa ci si riferisce), arricchiscono della sua ironia, amplificando e chiarendo ciascuna fiaba. Altresì divertenti sono le note dell’autrice JKR, che fa da traduttore per noi babbani, di quelli che sono termini magici, i quali “potrebbero” non esserci già noti.

Le fiabe, scritte 6 secoli orsono; vengono in questa occasione tradotte dall’antico runico da Ermione Grenger, e stando all’opinione dello stesso Silente la traduzione è alquanto accurata. E in questo dobbiamo fidarci del suo sempre esatto giudizio!

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

La genesi

La Rowling ha iniziato a scrivere Le fiabe poco dopo aver pubblicato il settimo libro della saga; dunque queste non facevano parte di un’impostazione pre-determinata alla quale ci si è attenuti fedelmente, ma qui sta il genio di una scrittrice come J.K.Rowling: nella sua capacità di intessere trame complesse autonome e interdipendenti al contempo, nonostante queste vengano concepite in momenti diversi rispetto a quanto si è portati a credere. In realtà, per quanto riguarda Le fiabe di beda il bardo, e nello specifico nell’ideazione de “La storia dei tre fratelli”, in un’intervista J.K.Rowling ha dichiarato di essersi lasciata ispirare dal “Racconto dell’indulgenziere” di Geoffrey Chauser.

Nell’intenzione originaria dell’autrice, Le fiabe di Beda il bardo avrebbero dovuto essere un’edizione limitata di sette copie, tutte manoscritte e illustrate dalla stessa J.K.Rowling. I libri, sono delle pregevoli edizioni ciascuna con il suo tratto peculiare. Furono rilegati in marocchino e decorati con cinque sbalzi d’argento intagliati a mano, ciascuno dei quali rappresenta una delle cinque storie custodite nelle pagine del libro. Alla pregevole gioielleria Hamilton & Inches di Edimburgo, fu commissionata l’incastonatura di gemme preziose, diverse per ciascuna delle sette copie, come abbellimento ed enfasi nei confronti dei destinatari.

Le fiabe di Beda il bardo, sono infatti un dono che l’autrice scelse di fare a sei tra coloro che maggiormente l’hanno sostenuta e aiutata nella scrittura e alla diffusione della serie di Harry Potter.

Inizialmente i sei destinatari dei pregiati manoscritti non furono identificate, ma nel corso del tempo di due di loro si è scoperto il nome: una è Barry Cunningham, il primissimo editore della Rowling; l’altro è Arthur A. Levine, editore della Scholastic, casa editrice statunitense per i libri di Harry Potter; entrambi hanno prestato le loro copie come parte della mostra Beedle the Bard nel dicembre 2008.

Lumos

La settima copia del manoscritto di 157 pagine, differenziandosi dalle altre per la pietra di luna incastonata, pietra da sempre collegata all’universo femminile e in particolare alla chiaroveggenza, venne messa all’asta per raccogliere fondi per la campagna The Children’s Voice (oggi Lumos). La “Moonstone edition” come venne soprannominata, andò all’asta il 13 dicembre 2007 alla casa d’aste Sotheby’s a Londra. il prezzo di partenza era di 30,000 £, e ci si aspettava di venderlo approssimativamente per 50.000 £.

Il prezzo d’acquisto finale ha superato tutte le previsioni, poiché alla fine il libro è stato acquistato da un rappresentante dei rivenditori di belle arti londinesi “Hazlitt Gooden e Fox” per conto di Amazon per un totale di 1.95 milioni di sterline; ai tempi era il prezzo di compravendita più alto per un manoscritto di letteratura moderna. I soldi ottenuti con l’asta furono poi donati dalla Rowling alla campagna The Children’s Voice.

Lo stesso catalogo di 48 pagine, fatto stampare da Sotheby’s venne venduto all’asta come oggetto da collezione, e i soldi della vendita vennero devoluti alla medesima campagna. Il catalogo include immagini del libro, come anche un commento da J. K. Rowling sulle Fiabe

Un’altra copia dello stesso libro è stata messa all’asta nel novembre 2016. È stata battuta per un prezzo di 368,750 £ il 12 dicembre 2016. il libro è stato messo in vendita da Sotheby. Il libro è manoscritto, rilegato in pelle e decorato con della Rodocrosite e un teschio d’argento. La copia ha un’annotazione dalla Rowling al signor Cunningham come ringraziamento per aver dato fiducia alla sua storia. Ha inoltre spiegato che la pietra è “tradizionalmente associata all’amore, all’equilibrio e alla gioia nella vita quotidiana”.

Dato lo scopo originario che portò alla genesi de Le fiabe di Beda il bardo, originariamente non si era previsto di rendere disponibile il libro anche per il grande pubblico. L’indignazione dei fan fece sì che, il 31 luglio 2008 si annunciò l’uscita di Le fiabe di Beda il bardo, sia nell’edizione standard che in quella per collezionisti (solo in inglese), cui prezzo di partenza era di 100 £ . Il libro è stato pubblicato dalla Children’s High Level Group e stampato e distribuito dalla Bloomsbury, dalla Scholastic e da Amazon.com; in Italia il libro è stato pubblicato, come di consueto, dalla Salani. Il libro, rilasciato il 4 dicembre 2008, è stato pubblicato nel Regno Unito e in Canada dalla Bloomsbury, l’edizione statunitense dalla Scholastic, e l’edizione per collezionisti da Amazon; è stato poi tradotto in 28 lingue diverse. I profitti derivati della vendita dei libri, mantenendo chiaro lo spirito del libro, vennero devoluti alla Children’s High Level Group.

Il grande pubblico

Similmente a quanto successo per Animali fantastici e dove trovarli e Il Quidditch attraverso i secoli, le due edizioni de Le fiabe di Beda il bardo contengono commenti e note a pie’ di pagina di Albus Silente.

L’edizione per collezionisti include anche dieci illustrazioni di J.K. Rowling che non compaiono né nella standard che nella manoscritta, come anche una riproduzione dell’introduzione manoscritta della Rowling. Questa particolare edizione, ad oggi acquistabile solo tramite altri collezionisti, emula un libro della biblioteca di Hogwarts, al cui interno è presente il libro vero e proprio di dimensioni tradizionali e perfettamente uguale all’edizione del 2016 con Rodocrosite e un teschio d’argento nel centro, con evidente differenza nei materiali, che comunque non pregiudicano la bellezza di un simile pezzo all’interno della propria collezione.

PERSONAGGI

  • Mago [1]
  • Figlio del mago [1]
  • Abitanti del villaggio [1]
  • Asha [2]
  • Altheda [2]
  • Amore [2]
  • Messer Senzafortuna [2]
  • il giovane Stregone [3]
  • Amici, parenti e servitore dello stregone [3]
  • Strega: colei che venne scelta come trofeo dallo stregone oramai non più giovane [3]
  • il Re stolto [4]
  • l’astuto ciarlatano: Gran Fattucchiere Capo, nonché Reale Istruttore Privato di Magia [4]
  • Baba: in apparenza è una miserabile lavandaia [4]
  • Sciabola: il più grande dei cane cacciatore di streghe della “Brigata dei Cacciatori di Streghe” [4]
  • i tre fratelli: il bellicoso, l’arrogante, l’umile [5]

PERSONAGGI NEI COMMENTI

  • Albus Silente
  • Hermione Granger
  • Beatrix Bloxam: autrice delle Fiabe del Funghetto, è in aperta opposizione con il contenuto troppo crudo o inadatto ai figli dei maghi
  • Professoressa Minerva McGranitt: Professoressa di Trasfigurazione a Hogwarts, diventa preside della Scuola di Stregoneria dopo la morte di Albus Silente. E’ un animagus, e la sua forma animale è quella di un soriano (gatto) membro dell’Ordine della Fenice
  • Herbert Berry: Professore di Erbologia ad Hogwarts già sotto il preside Armando Dippet
  • Armando Dippet: preside di Hogwarts predecessore di Albus Silente
  • Silvanus Kettleburn: Professore di cura delle creature magiche ad Hogwarts
  • Ashwinder
  • Brutus Malfoy:
  • Lucius Malfoy: ex membro del Consiglio di Hogwarts e discendente di Brutus Malfoy, mago purosangue nonché Mangiamorte prediletto dal Signore Oscuro, Lord Voldemort
  • zio Nobby: zio di Beatrix Bloxam
  • Hector Dagworth-Granger: pozionista fondatore della Straordinaria Società dei Pozionisti
  • Adabert Waffling: colui che sancì la Prima Legge Fondamentale della Magia 
  • “Altera i più profondi misteri -l’origine della vita, l’essenza dell’uomo –  solo se sei preparato alle conseguenze più estreme e pericolose”
  • Honoria: zia “zitella” di Albus Silente
  • Horklumps: creature magiche rosa e ispide, simili e funghi. Queste creature magiche sono ben descritte in Aminali fantastici: dove trovarli
  • Bertrand de Pensées-Profondes: mago filosofo autore del trattato “Uno studio delle possibilità di invertire gli effetti contingenti e metafisici della morte naturale, con particolare riguardo alla reintegrazione di essenza e materia”
  • Lisette de Lapin: famosa fattucchiera francese condannata per stregoneria a Parigi nel 1422 calderone con vela coniglio bianco canale della manica poi consigliere di corte di Enrico VI.
  • Aberforth: fratello più piccolo di Albus Silente
  • Inferi: cadaveri animati dalla Magia Oscura
  • Emeric: mago inglese attivo nell’Alto Medio Evo noto per la sua tanto breve vita quanto eccezionale malignità, tanto da guadagnarsi il soprannome de “Il Maligno”
  • Godelot: personaggio vissuto un secolo dopo Emeric, fu molto attivo nel far progredire e raccogliere i suoi incantesimi di Magia Oscura autore quindi della raccolta di incantesimi “Delle Magie Fetide e Putridissime”. Perì nelle proprie segrete dove venne rinchiuso dal figlio pazzo Herward
  • Herward: figlio pazzo di Godelot
  • Barnabas Deverill: mago potente e malvagio ipotetico successore nel possedere la bacchetta di Sambuco
  • Loxias: mago potente e malvagio che sovvertì lo stesso Barnabas Deverill

Definizioni

  • Stregone: vedi pag 74
  • Amore: vedi pag 75
  • Amore: la visione dello “Stregone dal cuore peloso: “…umiliazione, debolezza, un prosciugamento delle proprie risorse emotive e materiali”
  • Horcrux: dividere ciò che non è nato per essere diviso, l’anima, il cuore dal proprio corpo
  • differenza tra animagus e persona che si Trasfigura in animale: pur mantenendo in entrambi i casi i ricordi e la capacità di ragionamento dell’essere umano, l’animagus non è in grado di parlare incongruenza riscontrata invece nella fiaba di Baba raba e il ceppo ghignante
  • Animagus: il Ministero della Magia istituì anche un registro pag 97
  • Asticelli: creature magiche descritte in Animali fantastici: dove trovarli, evocativi dell’insetto stecco del mondo babbano sono soliti nidificare sugli alberi da bacchetta
  • Le maledizioni senza perdono: dichiarate illegali dal Ministero nel 1717 sono tre: Cruciatus, Imperium, Avada Kedavra

Info bibliografiche

Titolo originale: Non voglio più piacere a tutti (italiano)

Autore: Maria Beatrice Alonzi

Prima pubblicazione: 2021

Prima pubblicazione in Italia: 2021

La mia edizione: I edizione Vallardi 2021

Editore italiano: Vallardi

Collana: –

Genere: Auto aiuto, Mente e corpo, Crescita personale

Numero di pagine: 200

Preceduto da

Seguito daIl libricino della felicità (2021)

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