GRANDI CLASSICI – FANTASTICO – RAGAZZI – ROMANZO
Un po’ di sano femminismo in “Attraverso lo specchio”
E se la vita è una partita di scacchi e alla fine diventiamo regine, chi è l’unica persona che deve mettere la corona sul nostro capo se non proprio noi stesse? In un mondo che funziona al contrario, la nostra razionalità e determinazione saranno due ingredienti fondamentali per continuare ad avanzare nonostante tutto. Casella dopo casella. E forse la sfida è proprio questa: immergersi nel mondo al rovescio e uscirne dritte.
17 MARZO 2023 – TORINO
GRANDI CLASSICI – FANTASTICO – RAGAZZI – ROMANZO
Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò di Lewis Carroll. Ecco la mia recensione.
Se in Alice nel paese delle meraviglie troviamo un mondo assurdo, tutto si amplifica in Attraverso lo specchio. Concepito come proseguo del più noto “paese delle meraviglie” dove le regole dell’assurdo sono dettate dal gioco delle carte, in Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò di Lewis Carroll ci ritroviamo a giocare a scacchi. I personaggi diventano pedine e uno dopo l’altro avanzano sulla virtuale scacchiera. Questa proposta da Carroll è una versione del gioco che ne cambia il paradigma, perché l’obiettivo stavolta è che Alice diventi regina, quasi deponendo (sconfiggendo) le altre due: La regina Rossa e la Regina Bianca.
La senti la neve contro i vetri, Kitty? Che rumore dolce e soffice! Proprio come se fuori ci fosse qualcuno che bacia tutte le finestre.
Tuffarsi nello specchio
Scritto nel 1871 a distanza di sei anni dalla prima avventura di Alice, Carroll dà inizio alla narrazione esattamente sei mesi dopo la fine delle avventure nel Mondo delle meraviglie (1865). Alice gioca con il suo gatto nel salotto della sua casa e già in questo momento di gioco nel mondo reale, Carroll inizia a imbeccarci (e noi totalmente inconsapevoli) su quello che sarà nel corso della nuova avventura in cui Alice sta per immergersi e noi con lei.
Fai la riverenza mentre pensi a cosa rispondere. Così guadagni tempo.
(…) i miti occhi azzurri e il sorriso gentile del Cavaliere (…)
Il mondo al rovescio
Pur essendo questo secondo libro molto più ricco di filastrocche e canzoni, il tono con cui Lewis Carroll scrive Attraverso lo specchio è decisamente meno allegro e coinvolgente rispetto al classico “paese delle meraviglie”. È noto che la vita personale di chiunque scriva si riversa in ciò che viene scritto. Dunque anche in questo caso, le problematiche familiari che Carroll stava vivendo nel periodo in cui scriveva, si sono riversate nella sua produzione letteraria per certi versi se non incupendola, togliendole quel ritmo incalzante che comunque viene controbilanciato da un’assurdità ancor più accentuata rispetto alla prima avventura.
In fondo ogni avventura per definizione deve essere più sorprendere della precedente giusto?!
Così quando Alice, che conferma il motto “la curiosità è causa di guai” cadendo nel mondo al rovescio quando attraversa lo specchio, scopre che, in questo mondo al contrario solo i controsensi, i non sense, hanno davvero un senso e l’unica regola che davvero conta è: credere all’impossibile.
Un invito pedagogico a voler credere che esiste più di ciò che abbiamo quotidianamente davanti ai nostri occhi? A credere nei nostri sogni anche quelli più assurdi?
Di certo è questa una valida interpretazione, soprattutto per l’adulto che legge questa storia che definire assurda è un eufemismo.
Io non posso ricordare le cose prima che siano successe.
È troppo tardi per correggersi, (disse la Regina Rossa) una volta detta una cosa, è fatta e devi accettarne le conseguenze.
In un paese delle meraviglie e si giacciono,
sognando mentre i giorni passano,
sognando mentre le estati muoiono:
eternamente scivolando lungo la corrente…
Indugiando nell’aureo bagliore…
che cos’è la vita, se non un sogno?
Il gioco degli scacchi
La scelta di contrapporre ad un mondo irrazionale che è quello che incontra Alice una volta attraversato lo specchio, il gioco degli scacchi, crea un equilibrio “compositivo” sorprendente. Chiaro che non è una delle partite in stile La regina degli scacchi di Waler Tavis (2020), ma comunque una partita che vale la pena di essere giocata.
Inoltre evoca anche un’idea di maturità ed evoluzione del personaggio che se prima giocava ad un gioco relativamente facile come quello delle carte, ora gioca addirittura a scacchi.
Ecco che troviamo un’Alice che, se di soli sei mesi più grande rispetto a quando ha vissuto le avventure nel paese delle meraviglie, risulta per certi versi cresciuta e più consapevole.
Se già in Alice nel paese delle meraviglie avevo riflettuto sul fatto che questa bambina pur avendo le sembianze di una bambola con tanto di scarpe di vernice, è in grado di tirare fuori il carattere esprimendo il suo pensiero, con piacere confermo che anche in Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò questo aspetto non solo è presente ma addirittura evolve. Alice infatti ha imparato a “pensare prima di parlare” il che denota una importante evoluzione del personaggio. In fondo nasce per essere letto dai bambini, dunque l’aspetto pedagogico di necessità ha una sua rilevanza compositiva.
E tutto per un sonaglio!
Certe volte arrivava credere anche assai cose impossibili prima di colazione.
Credevi che non sapessi rispondere, eh? Fammi un’altra domanda.
Iconografia
Se da un lato il personaggio evolve, dall’altro la sua iconografia resta invariata. Evinciamo questo stando non tanto alle descrizioni di Carroll che quasi dà per scontato che Alice la si conosca bene, quanto piuttosto per le illustrazioni originali del Tanniel che in questa edizione Bur Deluxe sono riportate e che aiutano il lettore ad immergersi e figurarsi personaggi e situazioni che Alice incontra.
Se altrove l’occasione per esplorare l’inesplorato era stata la tana del Bianconiglio, qui il pretesto è lo specchio. Di nuovo, un elemento non casuale inserito quasi a volerci invitare a riflettere su chi siamo davvero. Su come ci vediamo e sul fatto che immergerci in maniera profonda in qualcosa, anche dentro noi stessi, può essere un’esperienza totalmente inaspettata.
E certo rischiamo anche di trovare un mondo al contrario, ma almeno possiamo poi avere il premio finale di regine, del gioco che è la nostra vita.
(…) le braccia avvinte amorosamente (…)
Puoi guardarti davanti, ed entrambi i lati, se vuoi ma in giro non puoi di certo… Se non hai degli occhi nella nuca.
Il simbolo della corona
La corona è per antonomasia riconoscimento di potere e autorevolezza. L’atto di Alice di prendere la corona e poggiarsela sul capo da sola, è assolutamente significativo. Immaginando l’intera partita come se fosse la vita più o meno assurda che ciascuno di noi vive, possiamo immaginare che (effettivamente) Alice non ha bisogno di nessun altro a parte se stessa per essere incoronata regina della sua vita.
Ha avuto la forza, il coraggio e la perseveranza di andare avanti nonostante tutto? Allora merita l’ambita onorificenza finale!
Forse Lewis Carroll in Attraverso lo specchio ci insegna che la sfida è proprio questa: immergersi nel mondo al rovescio e uscirne dritte e fiere come solo una regina può essere.
Ricordati che sei!
Le cose non cadono mai verso l’alto.
Personaggi
Alice
I fiori parlanti
Insetti fantastici
La regina bianca
La regina rossa
Il re
Il Cappellaio matto
Humpty Dumpty
Tweedledum e Tweedledee
Il leone e l’unicorno
Il Cavaliere bianco
La Pecora
– La vespa con la parrucca –
Sinossi
Satira della società, rivolta contro la ragione, specchio dell’infanzia che giudica il mondo degli adulti, saga dell’inconscio, storia di un incubo e bibbia dell’assurdo. Con i suoi personaggi indimenticabili e le situazioni paradossali l’incantato viaggio di Alice a soggiogato decine di generazioni esercitando un fascino misterioso e pure semplicissimo. In questa edizione speciale che unisce Alice nel paese delle meraviglie e attraverso lo specchio, la raffinata traduzione di Masolino D’amico si sposa all’arguzia del brillante matematico statunitense Martin Gardner, che con le sue celebri glosse ha svelato come nessun altro i giochi di parole e la fitta trama di non sense e indovinelli matematici intessuti nel reverendo Carol nei suoi due capolavori. Accompagnano il testo le illustrazioni di John Tenniel, celebre incisore di epoca vittoriana che con la precisione del suo tratto la pungente ironia delle sue intuizioni diede per la prima volta forma grafica all’universo di Alice e alle sue meraviglie.
Capitoli
Info bibliografiche
Titolo originale: Through the Looking-Glass, and What Alice Found There (inglese)
Titolo: Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò
Autore: Lews Carroll
Prima edizione: 27 dicembre 1871
Prima edizione italiana: 1913
La mia edizione: VIII edizione – Ottobre 2022
Editore italiano: Feltrinelli, Rizzoli
Collana: Bur Deluxe
Genere: Grandi classici, racconto, ragazzi, grandi classici
Numero di pagine: 365