La vita inizia dove finisce il divano

Copertina del libro di Camilla Boniardi Camihawke "Per tutto il resto dei miei sbagli"

BIOGRAFICOGROWTH, MIND & BODY, SELF HELP – ROMANZO

Cosa c’è di più autentico di promettersi amore “Per tutto il resto dei miei sbagli”?

A pensarci ad una promessa così autentica viene in mente il film cult Se scappi ti sposo con Julia Roberts e Richard Gere, perché in fondo l’amore vero è questo: avere consapevolezza del rischio che tutto possa finire e fare di tutto per continuare a farlo vivere, nonostante gli sbagli

28 FEBBRAIO 2022

BIOGRAFICOGROWTH, MIND & BODY, SELF HELP – ROMANZO

La vita inizia dove finisce il divano di Veronica Benini. Ecco la mia recensione.

Ogni volta cerco di approcciarmi ad un libro con il massimo dell’imparzialità e anche questa volta leggendo “Per tutto il resto dei miei sbagli” di Camihawke è ciò che ho fatto.

Avrebbero potuto fuorviarmi le numerose critiche rivolte all’impostazione autobiografica di questo romanzo, oppure avrebbe potuto frenarmi la genuinità di alcune espressioni che Camilla Boniardi, “Camihawke” sui social, usa sin dalle prime pagine.

Nella lettura di ”Per tutto il resto dei miei sbagli” ho trovato una genuinità e un’assenza di fronzoli come difficilmente si trova in un libro. E leggendo questo, vi ho trovato la bellezza di emozioni nude e autentiche. Quelle emozioni che sanno di quel gelato alla fragola che Leandro descrive a Marta la nostra protagonista, la quale ci mostra quanto sia difficile continuare a vivere la propria vita nonostante le difficoltà e lo scegliere la strada giusta per sé e per il proprio futuro, a prescindere che lo si condivida con altri o semplicemente con sé stessi.

Prima di tutto sappi che la fragola

è una scelta coraggiosa, una scelta pura.

Marta nei 25 anni di vita vissuti finora, di fiducia in se stessa non è che ne abbia mai avuta chissà quanta. Dalla bambina vergognosa che si nascondeva dietro le gambe della mamma, a quella ragazzina che oltre oceano non riusciva nemmeno, dall’alto del suo “Ottimo! (Con punto esclamativo)” guadagnato con tanto impegno, a pronunciare un semplice: “Io non parlo inglese” che più base di così non si può.

Ci devi provare, amore mio.

Questa sua fragilità e totale assenza di passione per la socializzazione troveranno cura dapprima nell’affetto della sua migliore amica Olivia, e poi inaspettatamente in se stessa.

…di oppormi allo spinto fatalismo per i quale gli amici sono quelli che capitano, e con questi dobbiamo imparare a convivere,

Olivia! Lei si che sapeva sempre come prenderla, come tirarla su dall’ennesimo errore d’amore (che poi forse di amore vero quella storia ne aveva ben poco). E di infonderle coraggio per superare anche questa volta quell’esame di giurisprudenza, che la sua autostima pari allo zero aveva già catalogato come infattibile da qui ai prossimi mille appelli.

né abbastanza forte da trasformare in azione un pensiero di riscatto

che potenzialmente avrebbe potuto fare la differenza.

Le conseguenze di questa mia insicurezza cronica erano disastrose.

Ma tanto sia in occasioni come questa che in tutte le altre che Marta vive, scoprirà e ci ricorderà! che se nella vita hai il coraggio di rischiare, di buttarti da “quella scogliera” dalla quale hai sempre avuto troppa, ma proprio troppa paura per saltare, puoi seriamente correre il rischio di vivere qualcosa dove nemmeno i sogni di felicità più arditi sono mai riusciti a spingersi.

Inaspettatamente la storia d’amore che (senza spoiler che già lo si sa dai social), Marta e Leandro (Camilla e Aimone) vivono, non è il focus del libro. Il cuore pulsante è invece l’intero percorso che si attraversa come singoli, prima di essere pronti a vivere in coppia: perché per vivere anche la storia d’amore più bella della propria vita bisogna essere pronti, entrambi.

…nessuno dovrebbe investire il proprio tempo a cercare di rispecchiare le proiezioni degli altri.

E non ci si può ritenere pronti, se ciascuno dei due non è diventato grande abbastanza da reggersi felicemente sulle proprie gambe senza paura, per poi condividere il coraggio di vivere insieme e ancora di più di sbagliare insieme, “per tutto il resto dei nostri sbagli”!

Lo devi sempre tenere presente, perché una cosa può essere anche bellissima e perfetta, ma se non è tempo, cara mia, non c’è niente da fare.

…si deve essere più felici in due rispetto a quanto non lo si è come individui,

altrimenti ogni sforzo perde di significato…

In più di una occasione mi è capitato di sentire Camihawke definire la sua storia con Aimone (quella vera e non trascritta), come un: amore antico

La felicità è una cosa seria, e se c’è, deve essere assoluta, senza ombre e senza pena.

e questo aspetto romantico trova la trasposizione nella storia epistolare che Marta e Leandro si trovano a vivere, in una perfezione che solo ad immaginare un fondo di verità in questo amore così diretto e autentico, non si può che lasciare che gli occhi si bagnino di lacrime. La bellezza delle parole e delle situazioni scritte prima e condivise “di persona” poi, che i due si trovano a vivere tra le pagine di questo libro, ci porta a sperare che siano capitate a Camilla e Aimone anche nella vita vera.

Probabilmente è vero che se non ti piace la stessa musica non puoi andare d’accordo! E questo è decisamente vero per Marta e Leandro, che incontratisi nella musica hanno poi condiviso (e apprezzato), i rispettivi gusti musicali tra le righe delle e-mail (moderne lettere) che i due si sono inviati nel corso dei mesi, consolidando dapprima e distruggendo poi, un modo meravigliosamente intimo e autentico di comunicare e conoscere l’altr* entrandogli dentro.

Come in questi mesi in cui non ti ho mai vista, ma ho sempre saputo che c’eri

Per tutto il resto dei miei sbagli credo che sia la promessa d’amore più autentica che si possa fare all’altra persona, perché di sbagli nella vita ce ne saranno sempre tanti, dai più banali e quotidiani a quelli un po’ più seri, eppure la bellezza di affrontarli insieme è l’unico vero obiettivo che una coppia dovrebbe avere, avanzando nella vita un passo dopo l’altro, con tutta l’onestà di cui si è in grado.

Per tutto il resto dei miei sbagli” credo parli proprio di questo: di onestà prima di tutto verso se stessi, per poi essere data anche ad altri godendo della pace che si prova ad essere accolti dall’altr* esattamente per come si è con tutti i propri difetti e odori;

…le tempie…non so, non saprei spiegarlo. Sanno della tua pelle

soprattutto quelli che si cerca di camuffare perché nessuno ci ha mai detto di quanto siano meravigliosi, e da soli non siamo mai stati in grado di coglierne la bellezza. Quindi sì Camilla Boniardi conferma che abbiamo bisogno degli altri, ma prima di tutto abbiamo bisogno di noi stessi per avere una vita piena e appagante soprattutto se, o meglio quando, scegliamo di condividerla con qualcun altro.

Oltre la storia tra Camilla e Aimone

Se non si fosse “influenzati” dalla trasposizione letteraria della relazione tra Camilla e Aimone, ritengo, ci si potrebbe soffermare anche su quello che è l’aspetto psicologico dell’intero romanzo. L’autrice infatti affronta forse tutti i suoi angoli privati come le sue esperienze di bimba, la sua timidezza, l’amore verso i suoi genitori che hanno sempre assolto al loro compito, persino nella stesura di questo libro; fino ad arrivare ad affrontare nella maniera più delicata possibile il suo essere “troppo magra” e il suo aver superato tutto questo semplicemente vivendo.

Persino la copertina (e questa è una cosa che mi piace tantissimo!) acquisisce un senso compiuto solo alla fine, quando assorbita l’ultima parola e, forse, aver versato l’ultima lacrima si chiude il libro tra le proprie mani e si riguarda la “prima di copertina” con rinnovati occhi e si vede il luogo dove i due innamorati hanno sperimentato tanto la vicinanza tanto la lontananza (e dopo questa devi per forza leggere “Per tutto il resto dei miei sbagli” perché non ti spoilero assolutamente niente).

Un libro di autoguarigione e di analisi ma soprattutto del far pace con il proprio trascorso e quello di chi d’ora in avanti ci accompagnerà nella nostra vita auspicabilmente:per tutto il resto “dei nostri” sbagli.

 

É già tutto pronto devi solo volerlo.

Personaggi

  • Marta Sartori: la protagonista. Ha 25 anni, studia Giurisprudenza dopo avere lasciato gli studi in biotecnologie. Non è soddisfatta del suo percorso di studi, di sé stessa, della sua vita sentimentale e solo dopo un viaggio (o forse più d’uno) troverà il percorso giusto per lei sotto ogni punto di vista. É miope dall’età di sette anni, ma non si fa riferimento ad occhiali in tutto il libro, quindi la si può immaginare nell’uso di lenti a contatto. Ha un metodo di studio pessimo, e solo grazie a Olivia che le infonde coraggio alla fine riesce a laurearsi. Ama la musica e la band di Leandro è la sua preferita. Il suo compleanno è da sempre un evento importate e da questo momento in poi ancora di più.
  • Olivia Olli“: la migliore amica di Marta, A lei deve praticamente una delle cose più belle capitatele nella vita: l’incontro con Leandro, ma anche la laurea in Giurisprudenza che se non era per lei Marta ancora era lì a preparare lo stesso esame. Le due si supportano da sempre e hanno davvero una gran bel rapporto, di quelli che ti capisci senza parlare.
  • Leandro: cantante e frontman della band preferita da Marta. Vive a Perugia la sua città natale e ha una storia finita che non è ancora del tutto nel suo passato. É evidentemente affetto da romanticismo cronico e questo riesce a manifestarsi appieno nella relazione con Marta, nonostante tutto… Ama le cose semplici e autentiche e preferisce “i grandi gesti” al lusso ostentato, a Perugia guida una “Punto blu sgarrupata” e il suo vino preferito è l’Amarone, perché nasce da uno “sbaglio” e avendo per lui un fascino raro la storia di questo vino è divenuto col tempo “il vino delle occasioni speciali”
  • Riccardo: amico di Leandro e di tutta la sua band, si rende utile durante i concerti occupandosi del merchandising; ma alla fine lascerà questo suo “ruolo” per rimettersi a studiare e costruirsi una carriera “canonica”, anche se la nostalgia dei tour è sempre tanta! É durante il primo concerto a cui Marta e Oliva vanno che Riccardo si incontra con quest’ultima e quindi poi Marta conosce Leandro, ma non sarà l’unico suo ruolo da “cupido”.
  • Andrea Sartori: fratello “grande” di otto anni di Marta, è il secondogenito.
  • Marco Sartori: secondo fratello di Marta ed è il più piccolo dei tre.
  • Dario: è il fidanzato di Marta. I due non si frequentano da molto ma non hanno una relazione forte anzi, in realtà non soddisfa nessuno dei due. Viaggiano talmente in maniera asincrona che quando una decide di rompere la relazione, l’altro ci mette il tutto per tutto per farla funzionare.
  • Tommaso: amico di Dario, è sempre presente durante le uscite con Olivia persino, insieme ad altri amici, la sera del compleanno di Marta.
  • Federico: anche Olivia ha i suoi problemi di cuore, e Federico per lei è decisamente una questione da risolvere decisamente da troppo tempo.
  • Pierluigi “Gigi”: anziano signore dal quale Leandro acquista il suo pianoforte, che è stato messo in vendita dopo la morte della moglie Angela
  • Angela: moglie di Gigi, ha sempre amato ascoltare il suo amato suonare e probabilmente anche in questo caso, è stata la musica a unirli “finché morte” non li ha separati.
  • Professor Corradini: braccio estro del Professor Bianchi
  • Professor Bianchi: professore di diritto commerciale alla facoltà di Giurisprudenza frequentata da Marta
  • Greta: ex fidanzata di Leandro. É ancora innamorata di lui, tenta di ricostruire la relazione e per un gesto sconsiderato a seguito di un incidente stradale rischia la vita. Leandro l’assiste nella guarigione, un po’ per affetto un po’ per senso di colpa e questo comporterà delle scelte dolorose per più di una persona.
  • Giovanni: bisnonno di Marta
  • Joaquim: insegnante di surf che Marta incontra in Portogallo con il quale si curano vicendevolmente le ferite del passato. Diventano anche colleghi e la separazione non peserà a nessuno dei due, anzi entrambi guardano al loro passato con affetto
  • Piero: una delle tante persona incontrate per strada sulle quali Marta immagina delle storie.
  • ??: capo di Marta presso il giornale dove inizia a scrivere già da prima della laurea in Giurisprudenza
  • Nicola: amico di Leandro che compie gli anni proprio al momento migliore.

 

Info bibliografiche

Titolo originale: Per tutto il resto dei miei sbagli (italiano)

Autore: Camilla Boniardi

Prima pubblicazione: 2021

Prima pubblicazione in Italia: 20 Aprile 2021

La mia edizione: 2021

Editore italiano: Mondadori

Collana: –

Genere: Romanzo

Numero di pagine: 295

Preceduto da: Per tutto il resto dei miei sbagli è il primo libro dell’autrice

Seguito da

 

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Frida Kahlo: tutte le “donne” dietro l’icona

Frida Kahlo: tutte le “donne” dietro l’icona

Libro su Frida Kahlo

ARTEBIOGRAFICO

Frida Kahlo: tutte le “donne” dietro l’icona

Frida Kahlo per appassionati di Allan Percy è una libro in cui ciascuna donna, trova l’autentica possibilità non solo di guardarsi dentro e riflettere, ma soprattutto di tirare fuori quella grinta che solo un personaggio come Frida Kahlo, che trae la sua iconicità dalla sua immensa forza come donna, può ispirare.

È questa una raccolta di citazioni che mostrano in parallelo la fragilità di questa donna eccezionale, e la sua voglia di trarre forza proprio dalle sue innumerevoli debolezze. Prima fra tutte? La sua ferrea volontà di donarsi e donare il proprio amore, perché quando si sente e si ama così tanto non si può fare altro che, donarlo! Un alert per i giorni nostri?! Attenzione a scegliere con più cura il/la destinatari* delle nostre fragilità ed emozioni più pure. Ti ricorda qualcosa?

24 GIUGNO 2023 – TORINO

ARTEBIOGRAFICO

Frida Kahlo per appassionati di Allan Percy. Ecco la mia recensione.

 

Sono molto felice di leggere Frida Kahlo per appassionati di Allan Percy a distanza ravvicinata da una mostra che ho visto a Torino. La parte più bella è stata la possibilità di scoprire la Frida Kahlo più donna che non artista, più umana e meno icona. E credo proprio che tolta la sovrastruttura (che è un pretesto) di scrivere un libro che sia una raccolta di citazioni famose di Frida Kahlo, conferire estrema umanità a questa icona pop, sia stato l’obiettivo di Allan Percy fin dal principio.

È lecito inventare verbi?

Voglio dirtene uno: io ti cielo.

Così che le mie ali si dispieghino enormi per amarti senza misura.

Frida siamo tutte noi tutte noi donne che abbiamo paura di non farcela, di non ricevere amore, di non avere successo, di essere tradite, abbandonate, usate; ma anche tutte noi donne forti e determinate che abbiamo degli obiettivi da raggiungere e tutto ciò che ci serve per farlo. Ecco Frida Kahlo è tutte le donne che ciascuno di noi può essere ed incarna tutte le “1000 me” che abbiamo dentro!

Scrivo questa recensione piuttosto distante da quando ho letto il libro, ma tutto il mio tempo l’ho usato per avviare il progetto @nonsonounasommelier in cui mi occupo di Wine Storytelling, dunque sono finita con lo scrivere questa recensione in parallelo con Se non ti vedo non esisti di Levante e ammetto che è stata una combinazione molto autentica nonostante inizialmente nemmeno io avevo colto alcune sfumature.

È lecito inventare verbi?

Voglio dirtene uno: io ti cielo.

Così che le mie ali si dispieghino enormi per amarti senza misura.

Mai in tutta la vita dimenticherò la tua presenza. Mi hai raccolta che ero a pezzi e mi hai reso integra, integra

Se ti comporti come se sapessi cosa stai facendo, puoi fare quello che vuoi

Se mi vuoi nella vita tua vita, sarai tu a farmici entrare. Non devo essere io a battermi per un posto.

Frida Kahlo: aforismi e icona pop

Frida Kahlo per appassionati di Allan Percy è una libro in cui troviamo la possibilità di riflettere, perché ci sono da un lato gli aforismi più significativi di Frida Kahlo e in parallelo troviamo anche una riflessione su ciascuno di essi. L’impaginazione prevede infatti che l’aforisma funga da “titolo” che lascia spazio ad un flusso di riflessioni che non solo lo spiegano, ma lo arricchiscono di riferimenti “altri” che ci spingono tanto ad interrogarci in maniera consapevole, quanto ad esplorare a fondo la donna che c’è dietro l’icona pop.

La selezione di citazioni di Frida Kahlo qui proposta ci spinge alla ricerca dell’autoconsapevolezza e soprattutto ci offre proprio “quella” (ciascun lettore troverà la sua) frase che ci serve da stimolo da sprono.

Piedi, perché li voglio se ho ali per volare?

Oramai siamo abituati a figurarci Frida come se fosse esclusivamente un personaggio; leggere invece della sua passionalità e del suo linguaggio diretto la riporta ad uno stato più terreno e quindi a noi più prossima. Leggere della sua profonda umanità e ingenuità, ci fa sentire come se non fossimo poi così tanto strane come pensavamo di esse e come forse qualcuno troppo spesso ci ha detto che invece eravamo.

Ultimamente su Instagram mi capita di vedere spesso dei reels con queste donne che diffondono il messaggio: “Non voglio essere bella voglio essere iconica” e Frida Kahlo era ed è certamente una delle figure femminili più iconiche di sempre. La stessa copertina di questo libro la ritrae come un’icona pop.

Dipingo me stessa perché sono il soggetto che conosco meglio

Dipingo me stessa perché sono il soggetto che conosco meglio

Dipingo me stessa perché sono il soggetto che conosco meglio

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Il caos dentro

Chi è una persona creativa ha anche un animo caotico

Sono parole leggiamo tra le pagine di questo libro, e decisamente ben si prestano a descrivere la personalità fuori dal comune di Frida Kahlo. Lei è stata una donna che ha tanto amato, non solo “gli altri” ma la vita nella sua totalità e complessità; e tutto questo ha evidentemente ispirato la mostra stessa che ho avuto modo di visitare dal titolo eloquente “Il caos dentro“.

Una mostra che focalizzandosi sulla donna rispetto all’artista, proponeva anche molte fotografie in bianco e nero che mostravano la sua bellezza nel senso oggettivo del termine. Un po’ perché era una donna dall’estetica molto particolare, un po’ perché nei sui celebri autoritratti lei stessa ha enfatizzato i suoi “difetti”, ma nella maggior parte dei casi Frida viene definita appunto iconica e certamente non bella. Una percezione questa che lei stessa aveva di sé, ma che non la limitavano nell’incarnare la sua cultura con abiti e gioielli assolutamente identitari. Abiti che non passano inosservati per una donna che aveva una capacità di pensiero che non poteva non essere ascoltata, così noi ancora oggi leggiamo i suoi aforismi, le sue citazioni, ammiriamo le sue opere e ci immergiamo nella sua vita per imparare da questa “mentore” quanto più ci è possibile.

In ogni cosa può esserci bellezza, anche in quelle più orribili

Ciò che non mi uccide mi nutre

A volte devi dimenticare ciò che provi e ricordare ciò che meriti

Sinossi

Tra le personalità più carismatiche e più amate di tutti i tempi come donna, artista e intellettuale, Frida Kahlo ci regala 60 pillole di saggezza ribelle, al di sopra delle convenzioni. Come i quadri, anche gli scritti di Frida trasmettono il suo attaccamento viscerale alla vita, vissuta fino all’ultimo con coraggio. Un manuale di self-help per lettori ispirati che unisce arte, letteratura e psicologia.

Frida Kahlo non ha bisogno di presentazioni: è l’emblema di libertà, creatività e amore incondizionato al suo compagno e alla sua arte, alla vita con tutte le sue contraddizioni. Uno dei suoi ultimi dipinti racchiude la sua essenza. Su una fetta di anguria è incisa con un coltello la frase “Viva la vida”, ripresa dai Coldplay nel loro celebre album, e di recente titolo di un bellissimo docufilm sulla grande artista messicana. Una simile dichiarazione da una persona che ha vissuto dolore, malattia e disabilità, oltre all’incomprensione della sua opera da parte dei contemporanei, ha un valore in più: ci dice che possiamo trascendere le circostanze, creare il nostro mondo.

Info bibliografiche

Titolo originale: Frida para apasionados (spagnolo)

Titolo: Frida Kahlo per appassionati

Autore: Allan Percy

Prima edizione: 2019

Prima edizione italiana: 29 settembre 2021

La mia edizione: I edizione – Settembre 2021

Editore italiano: Giunti

Collana: –

Genere: Biografico

Numero di pagine: 68

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Un isolario sentimentale, un viaggio tra isole reali e fantastiche, passate e presenti, emerse e sommerse

Un isolario sentimentale, un viaggio tra isole reali e fantastiche, passate e presenti, emerse e sommerse

Copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

RACCONTOBIOGRAFICOAVVENTURA

Un isolario sentimentale, un viaggio tra isole reali e fantastiche, passate e presenti, emerse e sommerse.

Quindici isole per lasciare emergere i nostri pensieri ed emozioni più profondi, per solcare le acque dei nostri ricordi e per imparare che il viaggio, quando chiama, ci obbliga a rispondere. Insulomania è questo: rispondere al richiamo dell’isola che ci attira a se ripagandoci poi dandoci le risposte alle nostre domande più profonde in una esplorazione reciproca che appaga entrambi profondamente!

9 MARZO 2023 – TORINO

RACCONTOBIOGRAFICOAVVENTURA

Isolario italiano di Fabio Fiori.

La mia recensione.

Isolario italiano di Fabio Fiori è un libro che ha tutto il sapore dei racconti vecchio stile. Quei racconti che la notte ti perdevi ad ascoltare perché erano fatti di immagini, di miti, di leggende e della meraviglia che si concretizza davanti ai nostri occhi quando ci avviciniamo ad un’isola. Un’immagine che a mano a mano prende sempre più forma come un sogno che finalmente prende consistenza e diventa “materia” non solo per il nostro sguardo.

Un libro quindi che andrebbe letto ad alta voce, come tante volte ho fatto con le poesie di Prevért o di Antonia Pozzi, ma anche di Ghiannis Ritsos del quale viene citato un passaggio bellissimo del suo corale Le vecchie e il mare, mentre io ad oggi ho letto solo Erotica, ma non vedo l’ora di esplorare ancora di più questo autore che è di una tangibilità visiva e tattile unica.

Il mare è di tutti-non si divide in ettari, abbatte i confini, salta oltre i confini aldilà di ogni misurazione va e viene smisurato e libero.

Ghiannis Ritsos da Le vecchie e il mare

Capraia

Leggi per me. E io come un’amante ho letto per te.

Una delle cose più belle che si può fare con un libro, con un testo scritto di qualsiasi genere, è condividerne il momento della lettura. Alcuni testi si prestano meglio di altri, e questo si presta molto.

Che bello è stato rientrare in quella camera di hotel, in quel pomeriggio di quella giornata infrasettimanale di Giugno 2022 e leggere la prima pagina scelta a caso, e poi continuare con altre e altro.

Ricordo molto bene le prime pagine che ho letto ad alta voce. Nella mia voce, l’emozione. Negli occhi di chi era con me, il rapimento e il desiderio.

Eravamo in una camera di un piccolo hotel della Toscana, vicino al mare. Eravamo appena arrivati dopo aver visitato di passaggio anche Camogli in Liguria, dove io come souvenir sono stata catturata da questo libro, che ho visto in bella mostra sul banchetto della libreria che sta proprio di fronte alla spiaggia.
Scelsi anche Le fiabe di Portofino di Annamaria “Lilla” Mariotti.
Divennero entrambi dei doni che custodisco con affetto per tutto ciò che quei due giorni tra la Liguria e la Toscana rappresentano per me come donna

In balia del bellissimo e terribile mugghiare delle onde.


Capraia

di quella notte ricordo l’ululare della Bora e il crepitare del fuoco.

Appunti sull’isola di utopia

l’Isolario italiano di Fabio Fiori non è un libro da memorizzare o da imparare, è un libro da vedere e da sentire lasciandosi trasportare dalla corrente.
Un libro da condividere e da sentirsi risuonare nelle orecchie riempiendole, così come l’onda le riempie ogni volta che andiamo al mare, soprattutto in inverno quando sentiamo solo il suo moto perpetuo e incessante perché le persone sono altrove, in attesa di tornare.
Recentemente ho fatto questa domanda a qualcuno: “Hai mai viso il mare d’inverno?” L’immagine che mi è stata donata in risposta, ha fatto viaggiare la mia mente a lungo facendomi sentire sulla faccia il vento tagliente del Mistral e il sapore della salsedine che si è  incrostata sulle mie ciglia e sopracciglia; sourcils in francese, come ho imparato leggendo il mio primo libro sugli Haiku acquistato a Nizza in Agosto, qualche settimana dopo aver acquistato questo. I libri e le cartoline che sono solita poi usare come segnalibro sono il mio souvenir (ricordo! materiale) preferito. Ne compro almeno uno in ogni luogo in cui vado, o almeno ci provo.

Certo che anche per lui leggere è navigare.

Nesografia

Insulomania: il richiamo del mare

Tentare di leggere Isolarlo italiano come se fosse un qualsiasi altro libro è impossibile.
Fabio Fiore ci fa viaggiare insieme a lui in un mondo fatto di miti e leggende, dove scopriamo e riscopriamo racconti che hanno un sapore antico, un sapore di salsedine e la forza del vento del nord e la dolcezza di quello del sud.

Con la piccola 4 metri dell’autore, ci troviamo a navigare per acque in cui probabilmente non siamo mai stati in cui non avremmo mai pensato di arrivare.

Come già detto questo libro per me è stato un regalo. Eravamo a fare una passeggiata per Camogli ed era lì sui banchi esterni dell’unica libreria del piccolo comune italiano ligure. Mi aspettava (?). Ne ho sentito il richiamo, un po’ come il marinaio sente il richiamo del mare, io sento quello dei libri.

“Il libro” è un ricordo tangibile di esperienze che vivono solo nei nostri ricordi e nel nostro cuore. Fabio Fiori ha scritto questo libro in piena pandemia nel 2021 e quello che percepiamo è la nostalgia di un uomo, un insulomane, che non può prendere il largo verso nuove mete. Allora ecco che sceglie di ricordare e rivivere un passato che gli è caro, condividendo con noi la parte più intima dell’affrontare un viaggio che a volte dura ore a volte giorni, dove entrambi (marinaio e lettore) siamo ospiti nella vastità del mare che fa ordine nelle nostre menti e nei nostri cuori.

Movimenti che riordinano i pensieri confusi, come oggetti mal riposti.


Insulomania

Siamo tutti affetti da insulomania

Ogni isola viene viaggiata e vissuta riscoprendo racconti di chi ci è nato e vissuto. Scopriamo di volta in volta anche la storia, la genesi stessa delle isole poiché più d’una è di origine lavica. Queste, come l’amore, appaiono all’improvviso nei luoghi dove meno te lo aspetti, sorprendendoti già al primo sguardo o nel caso nostro alla prima lettura.

Che siano emerse ad un certo momento, che siano isole fluttuanti o che il magma ne abbia plasmato la forma e poi l’acqua marina l’abbia levigata, ciò che conta è che ad oggi grazie a loro, abbiamo il privilegio di essere degli esploratori, soprattutto della nostra anima.

Quando si naviga e la nebbia ci avvolge, la vista perde l’importanza che siamo soliti attribuirgli, sono gli altri sensi quelli che ci orientano nella nostra navigazione (di nuovo) come l’amore, la cui esplorazione è demandata integralmente ai sensi e all’istinto non alla vista dello sguardo poiché nello sguardo si legge non attraverso di esso.

Tutto in Isolario italiano, diventa per noi un’esperienza, un ricordo. I colori dell’alba che si tingono ora di rosa, ora di arancione e persino di rosso, come la lava che ha generato alcune delle isole che ci troviamo a esplorare con Fabio Fiore.

Nonostante la loro natura “isolata”, le isole mantengono una forte connessione con la terraferma e con gli esseri umani che abitano queste isole. Fabio Fiore ci spiega tra le altre cose, che tanto di quello che è accaduto sulla penisola italica, ha poi avuto un risvolto anche sulle nostre isole in un dialogo molto più profondo di quanto si possa pensare.

E forse proprio perché l’Italia è una penisola che in molti di noi si arriva a provare l’irrefrenabile desiderio di esplorare le realtà isolane grandi o piccole che siano. Isolarsi dal mondo per entrare in noi stessi…
Il mito del viaggio e della scoperta sono il cuore lavico, ancora bollente e pulsante che come sangue scorre nelle vene della terra della nostra Italia, e ci anima facendoci muovere al viaggio e alla scoperta attenta perché lenta e quieta.

Isole da camminare, isole da pedalare. Isole da camminare e da pedalare, nell’incerto di un sentiero, nel certo di una strada.

Elba

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Insulomania: tra cibo e pathos di un insulomane

Di un pittorico disarmante, sono tutte quelle descrizioni in cui Fabio Fiori ci fa vedere e assaggiare un pasto semplice fatto di fette di formaggio, pane, vino. Un pasto che rievoca una condivisione con un pescatore sconosciuto, ma che nel momento della sua evocazione noi condividiamo con loro. Umanità perduta, umanità ritrovata perché condivisa che fa un po’ Into the wilde (Nelle terre estreme) di Jon Krakauer, ma con il lieto fine.

La descrizione più bella per me in questo senso è quella dell’insalata di limoni, che solo a pensarci sento l’aspro in bocca e mi ricorda il succo di limone che bevo ogni giorno! Eppure questo piatto povero invoglia e invita come se si fosse i benvenuti a una di quelle tavolate che solo al sud possiamo trovare: sotto una pergola, con tante persone, tutte le generazioni riunite e un blu (il mio amato blu!) che unisce cielo e mare a mezzogiorno.
Poesia per gli occhi e balsamo per la mente e il cuore.

Questo “isolarlo sentimentale” esplora le 15 isole in funzione del pathos che l’autore Fabio Fiore ha legato all’una rispetto che all’altra.

Molto bello è il punto di vista di queste isole vissute d’inverno (rinnovo la domanda a te lettore: “Hai mai visto il mare d’inverno?”) perché il turismo (che per più d’una di loro è l’economia prevalente), rende finte le isole che si tingono di turisti e che si affollano in ogni loro parte per ritrovarsi poi di nuovo vuote, ma arricchite di un’altra stagione estiva che volge al termine.

Il migrante è prima di tutto uno che fa un viaggio, reale e metafisico.l’uomo è animale nomade.
[…]
Un istinto primordiale insopprimibile che per 1000 motivi ci spinge a partire.così sia!

Elba

Un raggio di sole entra dalla finestra e mi invita a ripartire.

Elba

L’emergere, la partenza e la rinascita

Ricordi personali a parte, credo che i temi più importanti dell’Isolario italiano di Fabio Fiore siano essenzialmente tre: l’emergere, la partenza e la rinascita.

Nella mia vita ho spesso associato a viaggi e luoghi, fasi della mia vita; pensieri e riflessioni che ho poi scoperto essere più profondi e significativi di quanto non avessi percepito inizialmente.

Traslare questo Isolario italiano nella vita “vissuta” significa ad esempio usare l’emergere di un isola dal nulla come pretesto per ricordarci di far emergere quelle che sono le nostre emozioni più profonde. Emozioni e sensazioni che molto più spesso di quello che vorremmo non siamo in grado di elaborare nel luogo in cui siamo. Allora partiamo (partenza), concedendoci di mettere dello spazio tra noi e “il resto” acquisendo così un punto di vista diverso rispetto a quello che avremmo avuto rimanendo a “casa”.
Il tempo che così ci regaliamo, lo spazio che percorriamo e le nuove angolazioni da cui osserviamo una stessa situazione nella loro sinergica azione nelle nostre vite, ci permette di fare ritorno con delle nuove consapevolezze, uno stato di quiete ripristinato come se appunto ci sentissimo rinati (rinascita).

Partire è come nascere un’altra volta“, ha scritto Nicolas Bouvier, scrittore che del viaggio ha fatto la sua casa.

Concludo condensando che viaggio e rinascita spesso instaurano un dialogo unico connettendosi fra di loro. Isolario italiano di Fabio Fiori ci ricorda (o insegna per la prima volta) che qualsiasi sia il luogo reale o immateriale che esploriamo, se ci avviciniamo ad esso con l’umiltà del marinaio possiamo trovare ciò che stavamo cercando, qualunque cosa sia.

Troverai tutto e non capirai nulla…


Capraia

Halo è una parola latina che significa respiro, frequente e potente.


Capraia

Sono solo a bordo, mollo gli ormeggi, sciolgo le vele. Metto la prova sull’infinito; non cerco niente, provo a sedare i notturni ansietà isole.


Capraia

Isole

  1. Stromboli
  2. San Nicola
  3. Elettride
  4. (Asteria)
  5. San Francesco del Deserto
  6. Capri
  7. Tino
  8. (Utopia)
  9. Gallipoli
  10. Elba
  11. Capraia
  12. (San Ferdinando)
  13. Ponza
  14. Procida
  15. San Pietro

Sinossi

Un isolario sentimentale, un viaggio tra isole reali e fantastiche, passate e presenti, emerse e sommerse. Capri, Elba, Ponza, Procida, Stromboli, San Francesco del Deserto, San Pietro e altre isole italiane, raggiunte a vela, a remi, o con quei piccoli affascinanti traghetti che fanno la spola con il continente. Esplorate a piedi o in bici, ma anche a nuoto. Asteria, Utopia, Ferdinandea, isole sognate, davanti a vecchie carte manoscritte o a nuove fotografie satellitari. Comunque le si raggiunga, le si esplori o le si sogni, le isole rimangono luoghi dell’anima, dove è più facile ascoltare se stessi e gli altri, la natura e la storia. La loro quotidianità ci affascina, la loro straordinarietà ci ammalia; siamo affetti da insulomania.

Info bibliografiche

Titolo originale: Isolario italiano (italiano)

Titolo: Isolario italiano

Autore: Fabio Franchi

Prima edizione italiana: Aprile 2021

La mia edizione: I edizione – Aprile 2021

Editore italiano: Ediciclo editore

Collana:

Genere: Racconto

Numero di pagine: 183

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La vita è più divertente quando sai che dal menu puoi scegliere tutto

Copertina del libro Fattore & di Chiara Franchi edito da Mondadori

ROMANZOBIOGRAFICOGROWTH, MIND & BODY, SELF HELP

La vita è più divertente quando sai che dal menu puoi scegliere tutto.

Negli undici capitoli che compongono Fattore &, Chiara Franchi condividendo la sua esperienza di vita, ci insegna che seppur per educazione siamo abituati a scegliere tra una cosa o l’altra, la felicità la troviamo nell’inclusione. “Qualche “o” in meno e qualche “e” in più, perché davanti ai nostri occhi si apra una vita più ricca, piena e completa.” Ecco allora che fra “tutte le “&” del mondo” puoi cominciare da queste undici, almeno finché non trovi le tue.

5 MARZO 2023 – TORINO

ROMANZOBIOGRAFICOGROWTH, MIND & BODY, SELF HELP

Fattore & di Chiara Franchi.

La mia recensione

 

 

Una scelta antiquata

Scelta. Una delle parole il cui significato è stato travisato sopra ogni altra. Se qualcuno in questo momento ti dicesse: “scegli”, (complice anche Søren Kierkegaard con il suo Aut-Aut?), automaticamente penseresti ad una situazione in cui devi escludere qualcosa per averne un’altra.

La “o” è di fatto una separazione (nel senso più ampio del termine) che ci impone di vivere una vita a metà, perché il suo comandamento è sempre di scegliere tra una cosa o l’altra, tra questo o quello permettendoci di far abitare nella nostra vita esattamente la metà di ciò che vorremmo.

Ma perché? Perché rinunciare al pacchetto completo e alla sua bellezza?

L’Aut-Aut di Søren Kierkegaard viene pubblicato per la prima volta il 20 Febbraio 1843 mentre Chiara Franchi pubblica il suo secondo libro Fattore & nel 2022 con Mondadori. Lungi da me paragonare due autori e due testi così distanti fra di loro, ma il concetto che voglio esprimere è che nel corso del tempo il significato di parole e concetti muta forma. E la parola scelta è fra quelle che sono evolute maggiormente.

Dunque perché ancora ostinarsi ad attribuire alla parola scelta un significato che non le appartiene più?

Cambiare il paradigma della parola scelta

Scelta è, e! deve diventare per te il primo impulso verso quella che è l’individuazione cosciente di ciò che vuoi portare e mantenere nella tua vita.

Chiara Franchi nel suo Fattore &, ci propone un approccio che stravolge completamente il modo di pensare che probabilmente anche tu fino a due minuti prima di leggere anche semplicemente questo articolo avevi (spoiler: se sei fan della lettera “o” questo libro non è per te!).

E come il migliore degli insegnanti farebbe l’autrice e (imprenditrice) ci porta come esempio e a supporto della sua “teoria”, la pratica. Sono undici i capitoli in cui è suddiviso Fattore &, ciascuno dei quali prende in esame delle “coppie” che solitamente si escludono a vicenda, come la stessa Chiara Franchi ha fatto per un lungo periodo della sua vita. Il lieto fine, perché in questo libro c’è, è che ad un certo punto questi antipodi non solo diventano capaci di coesistere, ma ancora di più diventano interdipendenti.

Nessun individuo al mondo può scegliere lucidamente quando non è in focus

 

p 53

Tutte le “e” del mondo

La Franchi scrive rivolgendosi ad un pubblico femminile e ci conferma che ciascuna di noi è sia buona che cattiva (Cap 1: Buona e cattiva) il che ci fa pensare un po’ anche a Ero una brava bambina  – Poi sono guarita di Elena Cosentino.

Ci illumina con totale onestà che ciascuna di noi deve essere sia copertina che libro (Cap 2: Copertina e libro) perché la prima impressione conta, ma la sostanza e concretezza della nostra persona non vengono di certo sostituite da come appariamo. Daily reminder: cura ogni aspetto di te, sia interiore che esteriore in equilibrio tra di loro.

Fuori dai denti ci dice che se rinunci al dolore rinunci anche alla gioia (Cap 2: Gioia e dolore) quindi impara ad accoglierle e ad imparare da entrambe. Impara da tutte le dualità che la vita ha da offrirti (Cap 5: Caviale e piadina) perché non avrebbe alcun senso vivere solo ad un estremo. Imparerai che nutrirti di tutti i “cibi” che esistono ti regalerà, non solo nutrimento ma appagamento oltre ogni aspettativa.

In fondo sarebbe come avere soltanto una tipologia di scarpe o vestiti nell’armadio. E per tutte le altre occasioni come ti vesti? Metti nell’armadio della tua vita almeno un vestito per ogni occasione e sarai sempre pronta per le sorprese della vita. Scegli di esplorare tutto il bello (tanto il brutto ti capiterà comunque ma almeno sarai pronta) e fai esperienza muovendoti avanti e indietro fra i “poli opposti” cogliendo le sfumature. Impara a scegliere quelle occasioni che è bello vivere in ottima compagnia anche se l’ottima compagnia sei semplicemente tu (Cap 9: Soli e bene accompagnati), perché hai imparato a conoscerti e a volerti così bene che scoprirai essere raro privilegio averti tutta per te, in barba a tutti i pensieri sulla solitudine.

Se invece disperdiamo energie e sprechiamo tempo muovendoci in direzioni non definite, le probabilità di arrivare a destinazione si riducono di molto.


p 51

Persino la definizione di utile e dilettevole assume la nuova connotazione del dilettevole che è utile e viceversa (Cap 6: Utile e dilettevole), insomma se ti diverti è meglio noh?!. Così anche la perfezione e l’imperfezione, assimilabili anche al concetto di traguardo e sconfitta (Cap 7: Perfetta e imperfetta) suoneranno nelle tue orecchie e disegneranno nella tua mente assumendo suoni e forme del tutto nuovi, soprattutto quando arrivi a renderti conto che una donna che taglia traguardi professionali (Cap 8: Famiglia e successo) può essere, se lo desidera, anche di successo con la sua famiglia.

La parola “successo” ce lo ha insegnato Veronica Benini significa far succedere le cose! E quando scegli di prenderti la responsabilità di quello che accade nella tua vita il lavoro sarà davvero importante in termini energetici, emotivi e ovviamente di tempo. Ecco perché è fondamentale imparare a passare dall’on all’off con serenità e nei giusti tempi (Cap 10: On e off)…sempre con l’obiettivo di non precluderti nulla di bello nella vita. E sai anche cosa? Di essere tu quella che ha tempo di portare il bello nella vita degli altri.

Ogni scelta consapevole, scoprirai che ha il potere di renderti più forte. Tutte noi traiamo forza dall’agire tanto di pancia quanto di testa (Cap 4: Pancia e testa), e questo perché hai imparato a conoscerti così bene, a conoscere i tuoi obiettivi così bene, che il tuo istinto lavora al tuo fianco insieme alla parte razionale.

Mi piace accogliere una visione che contempli il lusso in un’accezione più ampia. […] Il lusso per me non è quasi mai una questione di portafogli, ma di scelte, e, soprattutto, di attitudine mentale. […] Vivere esperienze integrate ti cambia, ti plasma, ti porta dritto verso la tua evoluzione personale.


p 73-75

Puoi fare cose nuove solo se vuoi cose nuove, se guardi dove finora non hai mai guardato punto.

 

p 101

Domanda sbagliata, risposta sbagliata.


p 51

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Vale tanto il fronte quanto il retro

“Si va bene Marzia ma con tutte queste e mi vuoi dire dove la Franchi vuole arrivare? Che cosa hai davvero imparato leggendo questo libro?”

Ti rispondo dicendoti che tutto ciò che compone la vita è una moneta dove tanto il fronte quanto il retro contano e anzi permettono l’esistenza stessa della moneta di per sé (la moneta sei tu tanto per essere chiara <3), la quale al privarsi dell’una o dell’altra facciata smetterebbe di essere se stessa.

Non è vero infatti che gli opposti si attraggono, ma sono in realtà (contro ogni insegnamento e preconcetto) parte della stessa medaglia. Infatti ogni medaglia/moneta ha il fronte e il retro! Ricordatelo tu sei una moneta!

Insomma come la giri la giri hai sempre tra le mani un fior di conio che è la tua stessa vita. E dico “fior di conio” perché immagino che la tua vita inizia davvero a brillare di una rinnovata luce, il momento che tu stessa inizierai ad applicare il concetto di inclusione usando le “e” a vantaggio delle “o”.

La diversità rappresenta la linfa vitale che mi ha permesso di svestire alcuni panni e indossarne altri


p 14

Se non dipendi dagli altri allora sei libera. […]

Imparare a stare da soli passa attraverso la comprensione del significato dell’amore per se stessi.

L’accoppiata vincente

Riprendendo quindi la postfazione di Chiara Franchi Tutte le “&” del mondo, mi viene da pensare che la storia in qualunque ambito e contesto è fatta (anche) di grandi “coppie”. 

E dicendo coppie immediatamente penserai che ad unire i due termini c’è la congiunzione “e”! Per me che scrivo è una delle parole più belle che esistano. Non si è mai sentito parlare di tizio “o” caio, quindi perché noi dovremmo scegliere tra tutte le varie forme (&) che la nostra vita può assumere, escludendone alcune come se fosse un dato aprioritstico e predeterminato?

Il mantra diventa quindi:”Io voglio, e soprattutto posso avere, sia questo che quello”.

La vera sfida sarà per te diventare capace di capire cos’è che davvero desideri che abiti nella tua vita, in maniera più o meno permanente. Quali sono le tante dualità alle quali senti di dover e voler dare priorità rispetto alle altre. La scelta è la tua! La bicicletta anche, ora devi pedalare.

Il mio augurio per te è che impari rapidamente a compiere le tue scelte seguendo questo nuovo paradigma, e che ancor più velocemente tu muova anche le azioni nella direzione delle tue “&”, perché certamente non ti interessano tutte quelle “del mondo”, ma devi alla tua felicità e realizzazione la comprensione di quelle “&” che senti di voler fare tue.

Ti saluto come Cristian Bergi fece con me in libreria davvero tanti anni fa: “Buona vita”.

A volte, invece, violare le regole è l’unica cosa possibile: strapparsi il vestito da Cenerentola, indossare gli anfibi e iniziare ad arrampicarsi su tu sulla più irta delle montagne.

p 14

Info bibliografiche

Titolo originale: – Fattore & (italiano)

Titolo: Fattore

Autore: Chiara Franchi

Prima edizione italiana: 2022

La mia edizione: I edizione – 2022

Editore italiano: Crocetti editore

Collana: Vivere meglio

Genere: Romanzo, Auto aiuto, Mind & Body

Numero di pagine: 161

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Mission impossible: diventare amica della sfiga che t’accompagna da sempre. Ma si può!

Mission impossible: diventare amica della sfiga che t’accompagna da sempre. Ma si può!

ROMANZOBIOGRAFICOGROWTH, MIND & BODY, SELF HELP

Mission impossible: diventare amica della sfiga che t’accompagna da sempre. Ma si può!

Frida Kahlo per appassionati di Allan Percy è una libro in cui ciascuna donna, trova l’autentica possibilità non solo di guardarsi dentro e riflettere, ma soprattutto di tirare fuori quella grinta che solo un personaggio come Frida Kahlo, che trae la sua iconicità dalla sua immensa forza come donna, può ispirare.

È questa una raccolta di citazioni che mostrano in parallelo la fragilità di questa donna eccezionale, e la sua voglia di trarre forza proprio dalle sue innumerevoli debolezze. Prima fra tutte? La sua ferrea volontà di donarsi e donare il proprio amore, perché quando si sente e si ama così tanto non si può fare altro che, donarlo! Un alert per i giorni nostri?! Attenzione a scegliere con più cura il/la destinatari* delle nostre fragilità ed emozioni più pure. Ti ricorda qualcosa?

24 GIUGNO 2023 – TORINO

ROMANZOBIOGRAFICOGROWTH, MIND & BODY, SELF HELP

É stata sfiga a prima vista di Federica Micoli. Ecco la mia recensione.

 

Sono molto felice di leggere Frida Kahlo per appassionati di Allan Percy a distanza ravvicinata da una mostra che ho visto a Torino. La parte più bella è stata la possibilità di scoprire la Frida Kahlo più donna che non artista, più umana e meno icona. E credo proprio che tolta la sovrastruttura (che è un pretesto) di scrivere un libro che sia una raccolta di citazioni famose di Frida Kahlo, conferire estrema umanità a questa icona pop, sia stato l’obiettivo di Allan Percy fin dal principio.

È lecito inventare verbi?

Voglio dirtene uno: io ti cielo.

Così che le mie ali si dispieghino enormi per amarti senza misura.

È lecito inventare verbi?

Voglio dirtene uno: io ti cielo.

Così che le mie ali si dispieghino enormi per amarti senza misura.

È lecito inventare verbi?

Voglio dirtene uno: io ti cielo.

Così che le mie ali si dispieghino enormi per amarti senza misura.

Frida siamo tutte noi tutte noi donne che abbiamo paura di non farcela, di non ricevere amore, di non avere successo, di essere tradite, abbandonate, usate; ma anche tutte noi donne forti e determinate che abbiamo degli obiettivi da raggiungere e tutto ciò che ci serve per farlo. Ecco Frida Kahlo è tutte le donne che ciascuno di noi può essere ed incarna tutte le “1000 me” che abbiamo dentro!

Scrivo questa recensione piuttosto distante da quando ho letto il libro, ma tutto il mio tempo l’ho usato per avviare il progetto @nonsonounasommelier in cui mi occupo di Wine Storytelling, dunque sono finita con lo scrivere questa recensione in parallelo con Se non ti vedo non esisti di Levante e ammetto che è stata una combinazione molto autentica nonostante inizialmente nemmeno io avevo colto alcune sfumature.

È lecito inventare verbi?

Voglio dirtene uno: io ti cielo.

Così che le mie ali si dispieghino enormi per amarti senza misura.

È lecito inventare verbi?

Voglio dirtene uno: io ti cielo.

Così che le mie ali si dispieghino enormi per amarti senza misura.

Mai in tutta la vita dimenticherò la tua presenza. Mi hai raccolta che ero a pezzi e mi hai reso integra, integra

È lecito inventare verbi?

Voglio dirtene uno: io ti cielo.

Così che le mie ali si dispieghino enormi per amarti senza misura.

È lecito inventare verbi?

Voglio dirtene uno: io ti cielo.

Così che le mie ali si dispieghino enormi per amarti senza misura.

Se ti comporti come se sapessi cosa stai facendo, puoi fare quello che vuoi

Se mi vuoi nella vita tua vita, sarai tu a farmi centrare. Non devo essere io a battermi per un posto.

Frida Kahlo: aforismi e icona pop

Frida Kahlo per appassionati di Allan Percy è una libro in cui troviamo la possibilità di riflettere, perché ci sono da un lato gli aforismi più significativi di Frida Kahlo e in parallelo troviamo anche una riflessione su ciascuno di essi. L’impaginazione prevede infatti che l’aforisma funga da “titolo” che lascia spazio ad un flusso di riflessioni che non solo lo spiegano, ma lo arricchiscono di riferimenti “altri” che ci spingono tanto ad interrogarci in maniera consapevole, quanto ad esplorare a fondo la donna che c’è dietro l’icona pop.

La selezione di citazioni di Frida Kahlo qui proposta ci spinge alla ricerca dell’autoconsapevolezza e soprattutto ci offre proprio “quella” (ciascun lettore troverà la sua) frase che ci serve da stimolo da sprono.

Piedi, perché li voglio se ho ali per volare?

Oramai siamo abituati a figurarci Frida come se fosse esclusivamente un personaggio; leggere invece della sua passionalità e del suo linguaggio diretto la riporta ad uno stato più terreno e quindi a noi più prossima. Leggere della sua profonda umanità e ingenuità, ci fa sentire come se non fossimo poi così tanto strane come pensavamo di esse e come forse qualcuno troppo spesso ci ha detto che invece eravamo.

Ultimamente su Instagram mi capita di vedere spesso dei reels con queste donne che diffondono il messaggio: “Non voglio essere bella voglio essere iconica” e Frida Kahlo era ed è certamente una delle figure femminili più iconiche di sempre. La stessa copertina di questo libro la ritrae come un’icona pop.

Dipingo me stessa perché sono il soggetto che conosco meglio

Dipingo me stessa perché sono il soggetto che conosco meglio

Dipingo me stessa perché sono il soggetto che conosco meglio

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Il caos dentro

Chi è una persona creativa ha anche un animo caotico

Sono parole leggiamo tra le pagine di questo libro, e decisamente ben si prestano a descrivere la personalità fuori dal comune di Frida Kahlo. Lei è stata una donna che ha tanto amato, non solo “gli altri” ma la vita nella sua totalità e complessità; e tutto questo ha evidentemente ispirato la mostra stessa che ho avuto modo di visitare dal titolo eloquente “Il caos dentro“.

Una mostra che focalizzandosi sulla donna rispetto all’artista, proponeva anche molte fotografie in bianco e nero che mostravano la sua bellezza nel senso oggettivo del termine. Un po’ perché era una donna dall’estetica molto particolare, un po’ perché nei sui celebri autoritratti lei stessa ha enfatizzato i suoi “difetti”, ma nella maggior parte dei casi Frida viene definita appunto iconica e certamente non bella. Una percezione questa che lei stessa aveva di sé, ma che non la limitavano nell’incarnare la sua cultura con abiti e gioielli assolutamente identitari. Abiti che non passano inosservati per una donna che aveva una capacità di pensiero che non poteva non essere ascoltata, così noi ancora oggi leggiamo i suoi aforismi, le sue citazioni, ammiriamo le sue opere e ci immergiamo nella sua vita per imparare da questa “mentore” quanto più ci è possibile.

In ogni cosa può esserci bellezza, anche in quelle più orribili

Ciò che non mi uccide mi nutre

A volte devi dimenticare ciò che provi e ricordare ciò che meriti

Sinossi

Tra le personalità più carismatiche e più amate di tutti i tempi come donna, artista e intellettuale, Frida Kahlo ci regala 60 pillole di saggezza ribelle, al di sopra delle convenzioni. Come i quadri, anche gli scritti di Frida trasmettono il suo attaccamento viscerale alla vita, vissuta fino all’ultimo con coraggio. Un manuale di self-help per lettori ispirati che unisce arte, letteratura e psicologia.

Frida Kahlo non ha bisogno di presentazioni: è l’emblema di libertà, creatività e amore incondizionato al suo compagno e alla sua arte, alla vita con tutte le sue contraddizioni. Uno dei suoi ultimi dipinti racchiude la sua essenza. Su una fetta di anguria è incisa con un coltello la frase “Viva la vida”, ripresa dai Coldplay nel loro celebre album, e di recente titolo di un bellissimo docufilm sulla grande artista messicana. Una simile dichiarazione da una persona che ha vissuto dolore, malattia e disabilità, oltre all’incomprensione della sua opera da parte dei contemporanei, ha un valore in più: ci dice che possiamo trascendere le circostanze, creare il nostro mondo.

Info bibliografiche

Titolo originale: Frida para apasionados (spagnolo)

Titolo: Frida Kahlo per appassionati

Autore: Allan Percy

Prima edizione: 2019

Prima edizione italiana: 29 settembre 2021

La mia edizione: I edizione – Settembre 2021

Editore italiano: Giunti

Collana: –

Genere: Biografico

Numero di pagine: 68

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What it takes: quello che ti serve per farcela sei tu

What it takes: quello che ti serve per farcela sei tu

GROWTH, MIND & BODY, SELF HELPBIOGRAFICO

What it takes: quello che ti serve per farcela sei tu

Maria Beatrice Alonzi, o semplicemente “Bea”, ci guida in un percorso evolutivo atto a riconoscere e affrontare tutti quegli schemi mentali, quelle idee indotte assorbite dall’esterno e che per qualche motivo abbiamo deciso di accettare come nostre! Iniziare il nostro viaggio, salendo sul treno della nostra vita e farlo con una guida all’altezza del compito, è un passo decisivo nel raggiungere la nostra vera essenza finalmente liberi di essere chi siamo ed esprimerci in tal senso in ogni aspetto delle nostre vite.

2 GIUGNO 2021 – ROMA

GROWTH, MIND & BODY, SELF HELPBIOGRAFICO

Non voglio più piacere a tutti di Maria Beatrice Alonzi. Ecco la mia recensione.

 

Ti succede con la maggior parte delle persone che incontri nella tua vita! Ciascuna di loro si aspetta da te un determinato comportamento, una determinata performance, un certo qualcosa che le faccia sentire meglio nel rapportarsi con te, o che semplicemente riconoscono e sono in grado di comprendere. In altre parole, ti semplificano e ti posizionano in una scatola di sardine, che poi è proprio il disegno che si trova sulla copertina di “Non voglio più piacere a tutti” il secondo libro che Maria Beatrice Alonzi, ha pubblicato con la casa editrice Vallardi.

Trova il coraggio di amare chi sei e vivere la vita che vuoi.

Questo accade perché, tanto nella buona quanto nella cattiva fede, il mondo fatto dalle persone che ti circondano proietta qualcosa che vorrebbe fare nella vita, o ottenere dalla vita, su di te. Insomma, il mondo ha una sua visione e cerca costantemente di tirartici dentro, e di indurti ad assomigliarvi sempre di più. Ma ciò che devi imparare, quanto prima sia possibile, è che soddisfare le aspettative altrui non è compito tuo.

Tu credi in te, già questo è difficile e alla base di tutte le cose.

Il tuo compito, come lo è anche il mio! è di adoperarti per comprendere dapprima la tua intima natura, quindi: abbracciarla, muoverti, agire e prendere tutte quelle scelte che di fatto ti portano ad esprimere te stess*.

Il tentativo di “accontentare” tutti ha, di fatto, un duplice risultato: da un lato l’immenso spreco di tempo perché oscilli costantemente tra una scelta ed un’altra; tra un comportamento e l’altro. Dall’altro lato, il risultato più alto che ottieni (e sono molto sarcastica) è quello di raccogliere insoddisfazione e infelicità, perché inevitabilmente percepisci che non stai stratificando assolutamente nulla nella tua vita.

Come si comincia a essere felici?

Vero è, che potresti ottenere dei grandissimi risultati nel tentativo di compiacere o acquietare l’animo altrui, ma la vita è un viaggio e non contano soltanto i traguardi! Infatti ciò a cui dovremmo dedicare “almeno” pari attenzione è il viaggio di per se, che tra l’altro a conti fatti, è quello che ci richiederà sempre la maggior parte del nostro tempo.

…qualcosa che non ti piace ma che ti riesce…

Maria Beatrice Alonzi, scrivendo questo libro mette a nudo la sua esperienza personale, e dedica il suo tempo per occuparsi, o meglio per insegnarti ad occuparti, della tua felicità. E soprattutto ti insegna, e ci insegna!, che volgere lo sguardo a ciò che ti rende intimamente felice è il primo passo per raggiungerla quella felicità che vuoi e meriti, e finalmente portarla e mantenerla nella tua vita.

Sei tu che lo crei, sei tu che lo vivi e sei tu che te lo godi.

Come la maggior parte delle persone, anche tu sei abituat* a pensare che la felicità sia qualcosa che non meriti, e che comunque non sei in grado di portare nella tua vita, figurarsi mantenercela!

Ma non è colpa tua se finora l’hai pensata in questo modo, perché in un modo o nell’altro sei stat* circondat* da stimoli depotenzianti, che da un lato minavano il tuo sviluppo e la tua affermazione come individuo, e dall’altro ti instillavano “credenze” e ti programmavano in una determinata maniera, con il solo obiettivo (conscio o inconscio), di renderti quanto più simile possibile alla loro visione di come tu dovresti essere, dovresti vivere la tua vita, e quindi stare nel mondo.

La tua vita comincia da qui. La tua vita comincia da te, dallo scoprirti diverso e diversa da come ti vogliono gli altri. Lascia a terra le zavorre e i sensi di colpa e sali sul treno che ti porterà a realizzare davvero quello che tu sei, quello che tu desideri.

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Se, come credo che sia se stai leggendo queste righe, e magari stai pensando di leggere questo libro probabilmente sei tra le persone che “soffrono” della sindrome del supereroe: ossia sei una persona che si fa carico prima della vita altrui rispetto alla propria, che mette davanti i bisogni altrui prima ancora di aver effettivamente compreso i propri. Per quanto nobile siano le leve che ti e ci muovono in tal senso, sappi che non è in questo modo che ci occupiamo davvero degli altri.

Quando stai facendo qualcosa per qualcun altro, tu sei capace di tutto, di ogni cosa. (…) tu, semplicemente, te ne freghi di te perché non ti importa di avere una buona opinione di te. (…) se fosse importante per te pensare bene di te stesso, allora faresti di tutto per arrivare. (…) A te manca solo questo: che ti importi di te stesso.

So perfettamente che in te come in me, il “germe dell’impostore vive” e che la sua voce, spesso è più forte della tua e ti sussurra cose alle quali ancora non sai come controbattere, tuttavia sappi che puoi dominare questa voce e riprogrammare il tuo inconscio, perché se ti dai la possibilità, scoprirai che nel mondo ci sono anche voci che invece sussurrano che ti meriti tutto l’amore e il meglio di e da questo mondo.

La felicità comincia quando qualcuno ti fa sentire di esistere.

A te la scelta su quale voce ascoltare.

Altre citazioni

La felicità comincia con il significato, il significato che si dà a una persona.

…mentre siamo qui che respiriamo insieme.

Quando stai facendo qualcosa per qualcun altro, tu sei capace di tutto, di ogni cosa. (…) tu, semplicemente, te ne freghi di te perché non ti importa di avere una buona opinione di te. (…) se fosse importante per te pensare bene di te stesso, allora faresti di tutto per arrivare. (…) A te manca solo questo: che ti importi di te stesso.

La capacità di adattamento che possediamo è infinita.

…non vogliamo il male minore, noi VOGLIAMO IL BENE MAGGIORE.

L’unica persona al mondo che ti serve sei tu, ed è quella che trascuri di più.

Curare le tue ferite è compito tuo. Andare oltre i tuoi limiti è tuo dovere.

“…io voglio essere felice, lasciami essere felice.”

Tu esisti esclusivamente in funzione di ciò che pensi di te.

Ci vuole coraggio a essere felici

Karen Blixen

Lasciati abitare dall’angoscia di non sapere chi sei, di non sapere cosa sei, come sei, e non correre ai ripari.

È etica quando parliamo delle regole che governano la società, è morale quando parliamo delle regole con le quali scegliamo di governare noi stessi.

Un sacrificio non è altro che un patto che fai con il tuo senso di colpa.

Io non vado da nessuna parte, sono qui con te.

…una componente centrale fondamentalmente imprescindibile: me.

La spinta ero io, andavo dove il mio io, la mia visione, (…) mi portavano.

la tua vita prende un piega completamente diversa [migliore!]

…avere uno scopo…

Quello che stai facendo ha un valore, glielo hai dato tu con il tuo sudore in tutto questo tempo, devi assolutamente tenerlo a mente.

Prima di pensare a cosa fare da grande, devi pensare a cosa vuoi ESSERE da grande.

…l’incredibile forza che deriva da una decisione che hai preso senza confrontarti con nessuno.

…dormirci sopra.

…è tuo dovere sapere come stai.

Non devi chiedere a nessuno il permesso di crescere. O cambiare. O tutt’e due.

[alcune persone sono il tuo] famigerato alibi per non diventare la migliore versione di te.

Sarà una decisione che si prenderà cura di te.

Avrai relazioni che ti fanno stare e sentire bene.

Non sei il centro del mondo ed è la tua più grande fortuna.

Tutto quello che ti rende umano e fallibile, ti avvicina ad un altro essere umano.

In un rapporto vero non si aspetta la persona “giusta”, la si costruisce.

La persona giusta esiste: la persona giusta sei tu.

Quando si fa una scelta la si fa per se stessi.

Ama te, ama i tuoi pensieri, accogli le tue emozioni.

La persona che cerchi ti somiglia, la persona che cerchi sei tu ma non ti riconosci perché non ti attribuisci quelle qualità.

Ricorda che il giorno nel quale dovrai smettere di evolvere esiste ed è l’ultimo giorno della tua vita.

Il lavoro c’è e crea reddito.

Tu non sei felice perché non hai mai imparato a parlare con te stesso.

Tu sei il mezzo per arrivare.

Non esiste nessuna interazione tra persone che non abbia uno scopo.

Ogni azione è una reazione.

Per ottenere quello che vuoi, devi volere questo rapporto.

Devi volerlo per davvero.

Devi abolire tutti quei compromessi che potrebbero farti demordere e tenere a mente che sarà faticoso: la fatica per la libertà e per il successo è la fatica che vale la pena di compiere.

Sii un punto fermo, qualcuno sul quale contare.

La conversazione e le tue azioni devono portarti a essere felice e a ottenere [tutto ciò] che vuoi.

Il valore che dai al denaro è strettamente correlato al valore che dai a te stesso.

….che ANCORA non hai, non che non hai “punto”.

Getta tutto quello che ti ha fatto male e quello che ti ha tenuto al sicuro.

Ti fa male guardare tutto quello che hai portato con te, ti fa male dover salutare tutto quello che ti ha fermato in questi anni, tutto ciò che ti ha ferito.

Il senso di ogni viaggio risiede nel partire per arrivare a una destinazione, a una meta.

…l’unico vero gesto che ha cambiato e cambierà completamente la tua vita: quello di amarti profondamente.

Non cambierai ma ti vedrai.

Con la consapevolezza puoi conquistare il mondo.

La felicità non è una cosa statica.

E adesso cominciamo.

Per arrivare a raggiungere i tuoi obiettivi non ti serve niente di diverso da ciò che hai.

Non è semplice lasciare andare tutti i “benefici” che crediamo derivino dall’essere completamente dipendenti da qualcuno.

I bambini hanno miliardi di capacità interessantissime, accolgono tutto quello che vedono e che sentono, e quello che non capiscono lo capiscono lo stesso…ovviamente a modo loro.

Peggiore è stata la tua infanzia, più forti sono le radici che ti tengono inchiodato al suolo.

Info bibliografiche

Titolo originale: Non voglio più piacere a tutti (italiano)

Autore: Maria Beatrice Alonzi

Prima pubblicazione: 2021

Prima pubblicazione in Italia: 2021

La mia edizione: I edizione Vallardi 2021

Editore italiano: Vallardi

Collana: –

Genere: Auto aiuto, Mente e corpo, Crescita personale

Numero di pagine: 200

Preceduto da

Seguito daIl libricino della felicità (2021)

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